Roma, quasi pronta la ‘tendopoli’ di San Lorenzo: la ‘soluzione temporanea’ scontenta il quartiere
Nel cuore di Roma, il quartiere di San Lorenzo si trova al centro di un acceso dibattito legato all’imminente installazione di una tendopoli per l’accoglienza dei senza tetto. La decisione, presa nell’agosto 2024, di trasferire la tensostruttura da Piazza dei Cinquecento a Piazza di Porta San Lorenzo, ha sollevato forti opposizioni da parte dei residenti e del Comitato di Quartiere (CdQ), che denunciano i rischi e l’impatto sulla comunità locale.
Roma, è quasi pronta all’uso la ‘tendopoli’ di San Lorenzo
Il progetto, annunciato inizialmente come una misura temporanea per far fronte all’emergenza abitativa, è stato accolto con scetticismo sin dalla sua proposta. Piazza di Porta San Lorenzo, collocata tra il I e il II Municipio, è stata individuata per motivi operativi, ma le istituzioni non hanno fornito spiegazioni convincenti sul perché questa area, già densamente popolata e con criticità socio-urbanistiche, sia stata preferita.
L’ennesima soluzione temporanea scontenta il quartiere
Il Comitato di Quartiere ha lanciato l’allarme già a settembre, attivando i canali social per informare i cittadini e avviare una mobilitazione contro il progetto. Da allora, le iniziative di protesta si sono moltiplicate, portando a un confronto serrato tra i residenti e le autorità.
Mobilitazione e proposta di alternative
Il 16 ottobre, un’assemblea pubblica ha visto una massiccia partecipazione dei cittadini, rappresentanti istituzionali e associazioni. Durante l’incontro, il “no” unanime alla tensostruttura si è accompagnato alla proposta di soluzioni alternative, come l’utilizzo di strutture già esistenti o la distribuzione più equa delle aree di accoglienza. I residenti hanno ribadito la necessità di coniugare solidarietà e inclusione con il rispetto del decoro urbano e della sicurezza.
Le richieste del quartiere sono state formalizzate in un verbale inviato alle principali istituzioni, culminando il 31 ottobre con l’approvazione all’unanimità di una mozione contraria in Assemblea Capitolina. Nonostante questo successo, il progetto è stato confermato a novembre dal Commissario Straordinario per il Giubileo, suscitando nuove polemiche.
Un quartiere diviso tra solidarietà e tutela
La scelta di Piazza di Porta San Lorenzo ha sollevato questioni complesse legate all’equilibrio tra solidarietà sociale e tutela del territorio. I residenti temono un aggravarsi dei problemi di sicurezza e ordine pubblico, già critici nella zona. Inoltre, il quartiere rivendica la necessità di essere valorizzato come parte integrante del percorso giubilare, piuttosto che trasformato in un punto di emergenza abitativa.
Il Comitato di Quartiere continua a promuovere il dialogo, ma non esclude nuove azioni di protesta. L’obiettivo rimane quello di individuare una soluzione condivisa che rispetti sia le esigenze delle persone in difficoltà che quelle della comunità locale.
Un futuro incerto
Con la tensostruttura ormai quasi pronta, il malcontento a San Lorenzo non accenna a diminuire. L’assemblea straordinaria del 4 dicembre ha confermato la volontà dei cittadini di proseguire con forme di contestazione pacifiche ma decise. Intanto, il quartiere attende che le istituzioni rispondano concretamente alle istanze sollevate, nella speranza che il “temporaneo” non si trasformi in una realtà permanente. La questione rimane aperta, tra proteste, proposte e un sentimento di profonda insoddisfazione per una decisione che, al momento, appare lontana dall’essere risolutiva.