Roma, raffica di arresti di stranieri in azione alle stazioni della Metro

I Carabinieri del Gruppo di Roma hanno arrestato una cittadina peruviana di 33 anni. La donna bloccata alla fermata metropolitana “Spagna”, da una pattuglia in abiti civili della Stazione Carabinieri Roma San Pietro, gravemente indiziata di avere rubato un telefono cellulare e denaro contante a una turista inglese. Invece i Carabinieri della Stazione Roma Macao hanno arrestato un cittadino cileno di 32 anni e un cubano di 39 anni, entrambi senza fissa dimora e con precedenti, che all’interno della fermata metropolitana “Barberini”, per furto a un turista brasiliano.
Gli immigrati colpiscono alle stazioni della Metro
Infine, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Piazza Dante hanno arrestato due nigeriani di 26 anni. I due notati dai militari in via Gioberti, mentre uno tentava di strappare la collana e l’orologio ad un passante. Intanto il complice bloccava il fratello della vittima che voleva intervenire. I militari sono riusciti a bloccare i due e a restituire la refurtiva. Gli arresti tutti convalidati. I procedimenti versano nella fase delle indagini preliminari per cui tutti gli indagati devono considerarsi innocenti sino alla condanna definitiva.

Calci e pugni agli agenti dai nigeriani a cui avevano chiesto i documenti
Gli agenti del Commissariato Esquilino, invece, durante un controllo in via delle Sette Sale angolo via delle Terme di Traiano, hanno arrestato due 28enni nigeriani per i reati di resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale. I due africani, alla richiesta di esibire i loro documenti d’identità, hanno iniziato a inveire contro i poliziotti con frasi scurrili e oltraggiose. Non solo, al conseguente invito a seguirli in Ufficio per ulteriori accertamenti, i due hanno reagito scagliandosi contro di loro con calci e pugni, procurando alcune lesioni.
Seppur con fatica, i poliziotti sono riusciti a immobilizzare e ad arrestare i due per i reati summenzionati. Il loro arresto è stato convalidato. Ad ogni modo gli indagati sono da ritenere presunti innocenti e, in considerazione dell’attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari,. Qusto fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.