Roma, ragazzo con coltello minaccia i passeggeri sulla navetta della Metro C: il video scatena polemiche

Un nuovo inquietante episodio di violenza giovanile ha riportato l’attenzione sul problema della sicurezza a Roma. Questa volta, a fare notizia è un’aggressione avvenuta a bordo di una navetta sostitutiva della Metro C, dove un gruppo di giovanissimi è stato protagonista di un momento di forte tensione. Il tutto è stato immortalato in un video pubblicato sulla popolare pagina Instagram Welcome to Favelas, che ha rapidamente fatto il giro dei social.
Panico sulla navetta della Metro C
Le immagini riprese mostrano un ragazzo in evidente stato di agitazione, armato di coltello, mentre minaccia i passeggeri presenti sull’autobus. Si sente chiaramente il giovane dire “Scendi!” con tono aggressivo, mentre una donna, colta dal panico, si rivolge all’autista gridando: “Ma che fai? Autista, questo ragazzo ha un coltello!”. Nonostante la gravità della situazione, l’autista appare completamente impotente, senza possibilità di intervenire concretamente per fermare il ragazzo.

La scena, secondo quanto si legge nei commenti al video, si sarebbe verificata a bordo di una navetta sostitutiva messa in servizio per coprire il tratto interrotto della Metro C a causa di lavori in corso. Non si tratta quindi di una carrozza della metropolitana, bensì di un normale autobus di linea.
Le polemiche social
Durante il video, si percepisce la tensione crescente mentre alcuni coetanei del giovane tentano di calmarlo, chiamandolo per nome: “Amin, scendi! Oh frà, scendi!”. Tentativi di persuasione che, però, non sembrano ottenere alcun effetto. Intanto, sui social si moltiplicano i commenti carichi di frustrazione e rabbia. “Poi se acchiappa uno più matto di lui, il giorno dopo leggeremo ‘era un bravo ragazzo’”, scrive un utente. Un altro aggiunge: “Senza coltelli non sanno andare in giro”.
Molti utenti chiedono a gran voce interventi concreti e misure più severe per arginare il fenomeno della delinquenza giovanile. “Si sentono dei nomi, ma prendere provvedimenti?” si chiede qualcuno. L’indignazione è tangibile e il senso di insicurezza cresce, soprattutto tra coloro che quotidianamente usufruiscono del trasporto pubblico.