Roma, rapina con sparatoria mortale in via Cassia: arrestato l’ultimo uomo della banda

Sparatoria via Cassia

Era l’ultimo tassello del puzzle. Un ragazzo di 20 anni, in fuga da mesi dopo la rapina in abitazione culminata con la morte di Anton Ion Ciurciumel, è stato arrestato in Croazia e consegnato alle autorità italiane. Il giovane, latitante da settimane, è stato bloccato durante un controllo di frontiera e identificato come uno dei membri del commando che il 6 febbraio aveva fatto irruzione in una casa di via Cassia, a Roma.
Su di lui pendeva un mandato di arresto europeo, emesso dal G.i.p. del Tribunale di Roma su richiesta della Procura capitolina – Dipartimento Criminalità Diffusa e Grave. Ad accoglierlo allo scalo di Fiumicino, dopo la consegna delle autorità croate, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Trionfale, insieme alla Polizia di Frontiera.

La rapina in via Cassia, la sparatoria e la morte di Ciurciumel

La rapina era avvenuta la sera del 6 febbraio scorso, in un’abitazione di via Cassia. Cinque uomini, organizzati come un vero e proprio commando, avevano fatto irruzione nella casa di una anziana donna, sola, costringendola con violenza a consegnare gioielli e contanti. La vittima era stata aggredita e costretta a consegnare loro tutti i valori in suo possesso. Poi i rapinatori erano fuggiti in strada, dove avevano lasciato l’auto pronta per la fuga.

Ma, attirato dai rumori, una guardia giurata era intervenuta in soccorso, sparando alcuni colpi con la sua Glock semiautomatica. Uno di questi aveva colpito e ucciso Anton Ion Ciurciumel, 24 anni, uno dei rapinatori.

Le indagini

Carabinieri della Compagnia Trionfale, coordinati dalla Procura di Roma, hanno ricostruito tassello dopo tassello la dinamica del colpo e l’identità di tutti i responsabili. Nei giorni successivi alla rapina erano già stati arrestati due complici, ma del 20enne non c’era più traccia. Il ragazzo si era reso irreperibile, aveva lasciato l’Italia e cercato rifugio nei Balcani. Proprio lì, durante un controllo di routine in Croazia, è stato individuato e fermato. Il Tribunale di Roma ha convalidato il fermo e disposto per lui la custodia cautelare in carcere.