A Roma e nel Lazio dobbiamo farci governare da coglioni?

Siamo governati da coglioni, che si fanno fregare, anch’essi a loro insaputa? (E non cominciate con le solite minacce di querela che la questione è maledettamente seria).
Qui Roma, qui Lazio, dove chi sta ai posti di comando è turlupinato da bande di manigoldi che trovano la cuccagna. Loro non c’entrano mai, le colpe sono sempre degli altri.

Governati da coglioni
No, non c’entrano gli assessori, che qualche volta possono anche farsi infinocchiare, ma proprio i vertici politici.
Guardate Virginia Raggi, che sta litigando con il mondo ma per fortuna (sua) non ancora con i magistrati. Il caso Marra, ad esempio, da cui sembrava dovesse uscire distrutta. E invece manco per niente. Il sindaco non poteva sapere, hanno detto i magistrati a proposito dell’aiutino stipendiale e di carriere al fratello del dirigente di Virginia. “E’ stata raggirata”. Però. Ci dispiace pure tanto, poverina.
Altro campione – plurimo – è Nicola Zingaretti. Per la serie governati da coglioni è capitato in una serie di disavventure che signora mia tutte a lui capitano….
In principio – se ricordiamo bene – fu Mafia capitale. Venne graziato dall’occultamento della notizia dell’indagine. Un amico lo aiutò a non farlo sapere in giro.
Si fanno turlupinare
Poi, per restare a quelli più freschi, si fece turlupinare sulle mascherine della società delle lampadine che ottenne la bellezza di 14 milioni di euro sull’unghia.
Poi, senza saperne nulla – dicono – anche dall’azienda Biolife in quel di Taranto, che per trovare allocchi spendaccioni migrò fino alla Capitale, palazzo della Regione Lazio.
Per non dire dei rifiuti, dove sicuramente Zingaretti non sa nulla dei rapporti tanto carucci tra l’imprenditore Walter Lozza e la dirigente regionale Flaminia Tosini tra discariche e regalini vari.
Ma davvero si possono governare con così tanta spensieratezza territori e istituzioni così importanti?
Il prossimo sindaco dovrà essere scelto tra questi incoscienti? Ma non c’è una classe dirigente capace di assumersi le proprie responsabilità quando sbaglia?
Farsi fregare sta diventando un merito. E non va bene.