Roma, rifiuti pericolosi nascosti sotto porte di ferro: furgone sequestrato e due denunce

Roma, rifiuti pericolosi scoperti dalla Polizia Locale

Trasportava rifiuti pericolosi nascosti sotto vecchie porte in ferro, nella speranza di non farsi scoprire. Ma il piano è saltato quando il furgone è stato intercettato da una pattuglia della Polizia Locale di Roma Capitale, in servizio lungo la via Tiburtina, all’altezza di via di Tor Cervara. A bordo, metri cubi di materiale altamente inquinante: pneumatici usati, batterie esauste, parti meccaniche e pezzi di carrozzeria. Tutto stipato alla rinfusa e trasportato senza alcuna autorizzazione.

Alla guida del mezzo un uomo di nazionalità romena, 36 anni, che non ha saputo fornire né la documentazione necessaria né indicare la destinazione del carico. Insieme al proprietario del veicolo, è stato denunciato per violazioni delle normative ambientali. Il furgone è stato immediatamente sequestrato.

Nascosti sotto il ferro, tonnellate di rifiuti pericolosi

Il controllo è scattato durante un’attività mirata del Nucleo Ambiente e Decoro (NAD), impegnato ogni giorno nella lotta agli illeciti legati allo smaltimento dei rifiuti. Il carico sequestrato non era solo abusivo, ma anche potenzialmente dannoso per l’ambiente, vista la presenza di materiali classificati come rifiuti speciali e pericolosi. Un episodio che mette in evidenza una rete di trasporti illegali ancora molto attiva a Roma, nonostante le continue operazioni di contrasto.

Le indagini nelle officine romane: sanzioni salate, attività sospese e denunce per gestione illecita di rifiuti

Questo intervento fa parte di un’operazione più ampia avviata dal NAD nei mesi scorsi e appena conclusa, che ha portato alla scoperta di gravi irregolarità ambientali in diverse officine e carrozzerie della Capitale. I controlli hanno colpito attività situate a Castel Romano, Val Melaina e Casal Boccone, dove sono state riscontrate violazioni nella gestione e nello smaltimento dei rifiuti.

Il bilancio è pesante: oltre 45.000 euro di sanzioni amministrative e numerose denunce penali a carico dei titolari. Gli agenti hanno riscontrato l’abbandono di rifiuti, lo smaltimento non tracciato e l’assenza dei registri obbligatori.