Roma, rivolta contro le strisce blu nel III Municipio: “Così aumentano i problemi invece di risolverli”

parcheggi a pagamento - strisce blu

Non bastano i rincari quotidiani e un trasporto pubblico che spesso lascia a piedi. Ora, a infiammare la rabbia dei residenti del III Municipio di Roma, è la nuova ondata di strisce blu che sta trasformando sempre più quartieri in parcheggi a pagamento. Una scelta che molti definiscono una vera e propria “tassa mascherata”.

A guidare la protesta c’è l’associazione Un Passo Avanti, fondata da Tiziano Bondatti, che ha lanciato una raccolta firme per fermare quella che viene vista come l’ennesima stangata ai danni dei cittadini.

Roma, Gualtieri trasforma 30.000 parcheggi gratuiti in strisce blu. Giannini: “Azione punitiva” (VIDEO)

La petizione dei residenti

La delibera 313 del 5 agosto 2025 ha esteso le strisce blu a vie nevralgiche del quartiere: da via delle Isole Curzolane a viale Tirreno, da Conca d’Oro a Città Giardino, passando per arterie quotidianamente percorse come piazza Conca d’Orovia Val di Non e viale Adriatico.

“Questa misura – denuncia Bondatti – non solo è iniqua, ma rischia di strangolare chi già vive le difficoltà di un sistema di trasporto locale inefficiente. In assenza di alternative concrete, costringere a pagare per parcheggiare sotto casa è un onere insostenibile”.

“Non una questione economica, ma di giustizia sociale”

Dietro la protesta non c’è solo la questione economica, che comunque pesa parecchio. I residenti rivendicano il diritto alla mobilità e chiedono investimenti veri: più bus, più metro, più infrastrutture, non nuove gabelle travestite da provvedimenti amministrativi.

“Dormire sonni tranquilli sapendo che andare al lavoro o accompagnare i figli a scuola non comporti costi aggiuntivi – sottolinea Bondatti – dovrebbe essere un diritto garantito a tutti. Invece ci troviamo di fronte a una misura che aggrava i problemi invece di risolverli”.

La raccolta firme su Change.org sta raccogliendo adesioni, mentre sul territorio cresce la mobilitazione. Non si tratta più solo di una questione locale: il malcontento si sta anche trasformando in un caso politico, alimentando il dibattito sul nuovo piano parcheggi della Capitale. E ancora una volta le decisioni del sindaco di Roma Roberto Gualtieri non sono condivise da chi vive la città “dall’altra parte della barricata”. Quella parte che vede persone costrette a confrontarsi ancora con una città che, malgrado i proclami, troppo spesso non offre in maniera adeguata i servizi necessari per poter rinunciare alle auto. E “massacra” chi le utilizza, per disincentivarne l’utilizzo. Un loop che potrà avere fine solo quando i troveranno soluzioni concrete per la mobilità. E non solo strisce blu e multe.