Roma, rubano l’auto (del cuore) a Rita Dalla Chiesa: dopo l’appello i ladri si commuovono e la restituiscono

Auto rubata e riconsegnata a Rita Dalla Chiesa

Un disperato appello sui social, quella macchina della solidarietà che si è subito messa in moto. E poi il colpo di scena, che forse nessuno si aspettava. O meglio, nessuno ci sperava. Perché certo non succede mica ogni giorno di “annunciare” un furto e poi di ritrovarsi con quell’auto rubata sotto casa. Proprio come è successo alla conduttrice Rita Dalla Chiesa, che pochi giorni fa aveva scritto sul suo profilo che la sua Micra Rossa, una vettura alla quale era legata da un profondo affetto, le era stata portata via dai malviventi. Dopo quell’appello, però, i ladri si sono commossi e hanno deciso di fare marcia indietro.

Rubano l’auto di Rita Dalla Chiesa e poi la riportano fuori casa

Quanta vita abbiamo passato insieme, tu e io. Quanta musica abbiamo ascoltato nel traffico di Roma. Dove andavo io, mi accompagnavi tu. Eri stata l’ultimo regalo, nel secolo scorso, di una persona tanto amata. Stanotte di hanno rubata, la mia micretta rossa” – aveva scritto due giorni fa. E quel post in poco, pochissimo tempo, aveva fatto il pieno di commenti. Tra solidarietà e vicinanza perché molti si erano immedesimati nella sua situazione.

Ora la sorpresa. A distanza di poche ore dal furto, i ladri ci hanno ripensato. E hanno riportato l’auto sotto casa di Rita Dalla Chiesa. “Stanotte me l’hanno lasciata davanti al cancello. Una vita insieme, dal 1997. Grazie a tutti voi” – ha scritto, aggiornando i suoi followers. La conduttrice nei suoi due post non ha mai fatto un riferimento chiaro a chi le aveva regalato l’auto, ma il primo pensiero è subito andato a Fabrizio Frizzi. Nel 1997 i due erano ancora sposati, poi l’anno seguente avevano deciso di separarsi e nel 2002 di divorziare definitivamente, nonostante abbiano mantenuto sempre ottimi rapporti e abbiano continuato a lavorare insieme. La Micra rossa era forse l’ultimo regalo del suo ex marito, del grande conduttore che si è spento nel marzo del 2018 lasciando un vuoto difficile da colmare? Chissà…Quello che è certo è che stavolta i ladri sono stati ‘gentili’ e sensibili. E forse hanno capito che dietro a quella vettura, che per loro rappresentava poco, c’era un mondo. Un mondo fatto di ricordi e di legami, di un passato che non si dimentica.