Roma, ruspe sulla villa abusa del clan Komarov: demolita la centrale dello spaccio a Finocchio
Ruspe in azione questa mattina a Roma, in zona Finocchio. Dopo anni di rinvii, la villa abusiva della famiglia Komarov, storica roccaforte del clan sinti, è stata finalmente demolita. Quella casa costruita senza permessi nel 2001 e trasformato in una centrale di spaccio era da tempo nel mirino della magistratura e delle forze dell’ordine. L’operazione di oggi va ben oltre la distruzione di quattro mura. È un segnale di forza dello Stato, deciso a riprendersi metro dopo metro una periferia troppo a lungo ostaggio dei clan.
Finocchio, dopo lo sgombero demolite le ville abusive del clan Petrov (FOTO)
Operazione interforze
L’intervento è scattato all’alba in via Arzachena, al civico 32, nella villa costruita abusivamente una ventina di anni fa. Coordinati dalla questura di Roma, sono entrati in azione centinaia di agenti tra polizia, carabinieri, guardia di finanza e polizia locale, insieme ai vigili del fuoco, agli operatori dell’Ama, dell’Acea, del 118 e del servizio veterinario della Asl. Presenti anche i tecnici del Gabinetto del Sindaco e del Municipio VI delle Torri, impegnati nella messa in sicurezza e nella bonifica dell’area. Le operazioni di demolizione sono iniziate alle 12, alla presenza del Prefetto e del Questore di Roma L’operazione si è svolta in maniera tranquilla e senza tensioni. I nuclei familiari trovati all’interno, alcuni con minori, erano già stati censiti e saranno assistiti dalla Sala Operativa Sociale di Roma Capitale. In tutto sono state trovate all’interno 11 persone, di cui 7 minorenni.
Soddisfazione è stata espressa dal Presidente del VI Municipio di Roma Le Torri Nicola Franco, che ha parlato di “giornata simbolica”. “Per quindici anni non si era mai intervenuti. Da quando siamo al governo, questa è la terza demolizione. Chi vive di illegalità non avrà vita facile nei nostri territori. Lo Stato avanza e si riappropria degli spazi ceduti”.