Roma, sabato di sangue sulle strade: subito la legge Lazio Strade sicure

Incidente stradale Tor San Lorenzo

Un altro sabato segnato da tragedie sulle strade laziali, prima a Tor San Lorenzo e poi in zona Pisana. A denunciarlo è Alessio D’Amato, consigliere regionale di Azione e promotore della proposta di legge regionale “Strade sicure”, che torna a chiedere un intervento immediato delle istituzioni.

La sicurezza stradale è una vera e propria emergenza, troppi morti e feriti. È un sabato di sangue. Troppe vite e famiglie spezzate”, ha dichiarato D’Amato commentando gli incidenti che, ancora una volta, hanno funestato la Capitale e la sua provincia.

L’appello per la legge “Strade sicure” nel Lazio

Il consigliere regionale sottolinea come Roma e il Lazio abbiano la maglia nera in Italia per numero di incidenti stradali: “Chiedo che sia approvata la proposta di legge Lazio ‘Strade sicure’, in modo da realizzare le azioni concrete previste e investire seriamente sulla prevenzione e l’educazione stradale”, ha aggiunto D’Amato.

Il testo, già depositato in Consiglio regionale, prevede una serie di interventi mirati, tra cui: campagne di sensibilizzazione nelle scuole; programmi di educazione stradale rivolti ai giovani; maggiori controlli e strumenti di prevenzione sulle arterie più pericolose; incentivi per la sicurezza infrastrutturale.

Roma e Lazio, emergenza incidenti

Negli ultimi anni il tema della sicurezza stradale a Roma e nel Lazio è diventato sempre più urgente. Secondo i dati Aci-Istat, la Regione si colloca stabilmente tra le prime in Italia per numero di vittime della strada. Solo nel 2024, decine di episodi hanno riportato al centro del dibattito la necessità di azioni concrete contro quella che D’Amato definisce una vera e propria “mattanza”.

Un appello alla responsabilità politica

Per il consigliere regionale di Azione, la strada è una sola: approvare al più presto la legge. “Roma e il Lazio hanno bisogno di un piano serio e strutturale per la sicurezza stradale. Non si può restare inermi davanti a questa emergenza”, conclude D’Amato.