Roma, sanatoria ‘orfana’ da 3,6 milioni per gli impianti sportivi di Tre Fontane, Corviale e Tor Bella Monaca


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Roma, sanatoria ‘orfana‘ (senza paternità e/o maternità politica) da 3,6 milioni per gli impianti sportivi di Tre Fontane, Corviale e Tor Bella Monaca. Il Campidoglio si prepara ad approvare un pacchetto di tre sanatorie dal valore complessivo di oltre 3,6 milioni di euro destinate a sanare debiti mai ripianati, ossia mai estinti in passato e contratti da società private operative in tre impianti sportivi pubblici e situati nei quartieri di Tre Fontane, Corviale e Tor Bella Monaca.

Roma sana i debiti di tre società sportive

Le tre proposte di sanatoria sono inserite nell’ordine dei lavori della prossima Assemblea Capitolina fissata per martedì 13 e giovedì 15 maggio. Un ordine del giorno predisposto e firmato dalla presidente dell’aula Giulio Cesare, Svetlana Celli. Le tre proposte di sanatoria riguardano, in particolare, il riconoscimento di debiti fuori bilancio legati a fideiussioni (ossia mutui) che Roma aveva garantito tra il 2009 e il 2012 a favore, per l’appunto, di società sportive dilettantistiche che operano nei tre centri sportivi.

Il meccanismo è semplice: mutui concessi dall’Istituto per il Credito Sportivo alle società, garantiti da Roma, e oggi oggetto di (ir)regolarizzazione-sanatoria contabile attraverso un riconoscimento tardivo del debito da parte del Comune di Roma.

Il Campidoglio non dichiara ‘paternità’ e/o ‘maternità’ della sanatoria, ma perchè?

Le tre proposte di delibera, ossia le numero 34, 39 e 40 del 2025, che verranno portate all’attenzione e al voto del prossimo Consiglio comunale, non sono passate inosservate per il loro valore economico. Ma soprattutto per la possibile anomalia politica che le accompagna.

Nell’ordine dei lavori, firmato da Svetlana Celli, non sono indicati chiaramente i nomi dei rispettivi proponenti. A differenza, invece, di molte altre delibere, presenti nello stesso ordine del giorno, dove è esplicitata la provenienza – giunta, consigliere/i o uffici tecnici – queste appaiono senza ‘paternità’ e/o ‘maternità’ – ovviamente in senso politico – dichiarata. Una lacuna che solleva interrogativi su trasparenza e responsabilità politica.

Le tre proposta di sanatoria dei debiti sono della presidente dell’aula Giulio Cesare, Svetlana Celli? Del sindaco Roberto Gualtieri? Dell’assessore allo Sport Alessandro Onorato? Della Giunta Gualtieri? Del presidente della Commissione Sport di Roma, il verde Nando Bonessio? Dei consiglieri di maggioranza dem? O, forse, degli uffici tecnici? In quest’ultimo caso, quale/i dirigente/i ha firmato le tre rispettive proposte? Non si sa.

I debiti sui cittadini di Roma: 400mila, più 400mila, più 2,8 milioni

La paternità-maternità politica mancante potrebbe magari essere un semplice errore tecnico? Ma, in ogni caso, l’assenza di attribuzione formale resta un’anomalia grave per atti con impatto economico rilevante.

Nel merito, del resto, le cifre parlano chiaro: 400 mila euro circa per la società T. F. A.R.L. di Tre Fontane, 420 mila circa per la A. V. P. R. operativa a Corviale, e ben 2,8 milioni circa per la S. S. C. R. 70, attiva nel quartiere Tor Bella Monaca.

Chi si assume il peso politico della decisione? Resta il mistero…

Le tre operazioni hanno in comune una caratteristica: sono tutte a beneficio di realtà sportive private, seppur dilettantistiche. Ma a farsi carico dei debiti pregressi è però l’amministrazione capitolina – per conto dei cittadini romani – anche se attraverso un meccanismo perfettamente legale previsto dal Testo Unico degli Enti Locali (articolo 194, comma 1, lettera a del D.Lgs. 267/2000), che consente il riconoscimento dei debiti fuori bilancio in presenza di obbligazioni giuridiche.

Di fatto, Roma si assume il peso economico di fideiussioni concesse anni fa, probabilmente a favore di impianti sportivi considerati strategici per il territorio, ma oggi a tutti gli effetti beneficiari di una ‘copertura’ finanziaria pubblica.

Opacità e dubbi politici su Roma

Solo dopo il voto, con l’approvazione o la bocciatura delle proposte, probabilmente si potrà fare piena luce sull’origine politica dell’iniziativa. Intanto, l’impressione è quella di una ‘sanatoria misteriosa‘, nel senso politico da noi spiegato, che rischia di passare sotto traccia, ma che porta con sé oneri significativi per le casse pubbliche e per la cittadinanza.

Sport e bilancio: quale futuro per Roma?

L’approvazione delle delibere costituirebbe un precedente importante nella gestione delle garanzie pubbliche alle società sportive. Se da un lato si potrebbe interpretare l’intervento come un atto di responsabilità per il sostegno alle attività sportive territoriali, dall’altro emergerebbe con forza il rischio – il condizionale è d’obbligo – di una gravissima carenza di trasparenza (per lo meno politica) in un settore in cui non sono mancate, in passato, ‘commistioni’ singolari tra interesse pubblico e iniziativa privata.

La questione centrale rimane una: chi ha deciso le tre sanatorie, con quali criteri? Il Campidoglio dovrà chiarirlo, perché non basta l’inquadramento giuridico per giustificare un impegno da 3,6 milioni di euro. Serve anche – e soprattutto – una linea politica chiara, che dia conto di ogni euro speso, di ogni debito fuori bilancio. E una/più persona/e che se ne assuma(no) la responsabilità politica pubblica. Anche (e forse soprattutto) quando si parla di sport.

Roma, troppi nuovi mutui e l’ombra del Commissariamento che resta…

A maggiore, tra l’altro, visto e considerando che Roma sta accendendo molti altri mutui per l’avvio di nuove aree sportive da avviare appena prima della prossima tornata elettorale 2027. E che, inoltre, sulla Capitale grava l’onere del Commissariamento che durerà ancora tre anni a causa dei troppi debiti contratti in passato. Questioni rilevanti a cui si può dare una sola risposta credibile: quella della Trasparenza, senza omissis alcuno.

Roma, le tre proposte di sanatoria validate da Svetlana Celli senza proponente politico-tecnico
Roma, centro sportivo di Tor Bella Monaca, foto Google Maps dall’alto
Roma, centro sportivo di Corviale, foto Google Maps dall’alto