Roma, Sapienza e Tor Vergata iniziano le lezioni: per Medicina test rimandato di sei mesi

Roma, Sapienza, una classica lezione

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Da oggi Roma, insieme a tutto il resto d’Italia, apre le porte al nuovo modello di accesso a Medicina, Odontoiatria e Veterinaria. Non più il temuto test d’ingresso, ma un semestre aperto che fungerà da prima selezione. Una svolta epocale che interessa 53.825 iscritti, con una netta prevalenza femminile: il 70% delle matricole è composto da studentesse. Alla Sapienza si registra il numero più alto di immatricolazioni, 4.810, seguita dalla Federico II di Napoli con 3.140, Bologna con 2.635, Padova con 2.629 e Torino con 2.321.

Il semestre della verità per Medicina, alla Sapienza come Tor Vergata

Il test non è abolito, ma soltanto rinviato. I nuovi aspiranti medici dovranno dimostrare il proprio valore affrontando tre materie fondamentali: Chimica e propedeutica biochimica, Fisica e Biologia. Ciascuna disciplina varrà sei crediti formativi, per un totale di 18. Un banco di prova unico e nazionale, che si svolgerà con prove identiche in tutta Italia. Due le date cruciali: il 20 novembre e il 10 dicembre. Solo chi supererà gli esami accederà alla graduatoria nazionale, con circa 24 mila posti disponibili, in crescita rispetto al passato.

Sapienza, una macchina organizzativa imponente a Roma

Alla Sapienza il semestre aperto si è tradotto in un’organizzazione mastodontica. Sono previste oltre 225 ore di didattica, distribuite in 47 aule. A settembre le lezioni saranno disponibili sia in presenza sia da remoto, per garantire massima accessibilità. Ottobre sarà dedicato alla didattica mista, mentre a novembre entreranno in scena tutoraggi ed esercitazioni, per accompagnare le matricole alla prova decisiva. L’università romana ha affrontato la sfida con rigore, trasformando l’incertezza in un’opportunità di crescita e innovazione didattica.

Tor Vergata, il volto umano della Medicina

Anche Tor Vergata ha inaugurato l’anno accademico con entusiasmo e visione. Qui l’accento è stato posto sulla dimensione umana delle professioni sanitarie. La formazione non è solo tecnica, ma anche etica ed empatica. Lo studio si accompagna all’attenzione verso le fragilità degli studenti, considerate non un ostacolo ma una risorsa da accogliere. L’università vuole farsi “comunità educante”, in grado di sostenere ogni matricola in un percorso complesso e impegnativo, ma ricco di significato.

Benessere e inclusione degli studenti al centro

Tor Vergata ha messo in campo una rete di servizi dedicati al benessere psicologico e all’inclusione. Sportelli di ascolto, tutoraggi personalizzati e incontri di orientamento accompagneranno le matricole in questo anno di transizione. È un cambio di paradigma radicale: dalla competizione esasperata del test a crocette al sostegno personalizzato, in cui il talento non viene soffocato ma valorizzato. Una visione moderna che unisce preparazione scientifica e attenzione alla persona, elementi essenziali per chi si avvia a diventare medico, odontoiatra o veterinario.

Una sfida numerica senza precedenti

Il numero degli iscritti rappresenta una prova organizzativa imponente per gli atenei. A Tor Vergata oltre 2.100 studenti parteciperanno alle lezioni, con una gestione mista che prevede la presenza del docente in aula e turnazioni di circa 800 matricole. Un modello flessibile, nato per rispondere alle esigenze di spazi e tempi, che consente di garantire didattica di qualità a una platea mai così ampia. Un banco di prova non solo per gli studenti, ma anche per l’università stessa.

La rivoluzione del merito

La novità segna l’addio a un sistema percepito come rigido e punitivo. Il nuovo semestre aperto non è solo un filtro, ma un’esperienza formativa che consente agli studenti di mettersi alla prova realmente. Non più una selezione lampo in poche ore di quiz, ma un percorso di settimane in cui impegno, costanza e preparazione fanno la differenza. Una rivoluzione del merito che restituisce dignità allo studio e trasforma l’accesso a Medicina in un cammino di maturazione personale e accademica.

L’inizio di un nuovo capitolo

Roma diventa così il simbolo di una trasformazione nazionale che potrebbe cambiare per sempre l’ingresso alle facoltà mediche. Sapienza e Tor Vergata si presentano pronte, ciascuna con la propria visione: organizzazione rigorosa da un lato, attenzione umana e inclusiva dall’altro. Migliaia di giovani hanno varcato oggi le soglie delle aule universitarie, consapevoli che li attende un futuro fatto di sfide, ma anche di straordinarie possibilità. Per molti di loro sarà l’inizio del sogno di indossare il camice bianco.