Roma, scene indecenti nel Parco degli Acquedotti: si insapona nudo nella fontana che alimenta il laghetto

Parco degli Acquedotti Roma, laghetto

Si toglie tutto, si insapona e si fa il bagno nella fontana dell’Acquedotto Felice, in pieno giorno, sotto gli occhi di chi passa. Non è la scena di un film grottesco ma quanto accade davvero nel Parco degli Acquedotti, parte integrante del Parco Regionale dell’Appia Antica, a Roma.

L’acqua che quest’uomo usa per lavarsi, coperto di schiuma e completamente nudo, finisce nel laghetto artificiale, dove vivono tartarughe, pesci e altri animali.

Una scena già vista dai frequentatori del Parco degli Acquedotti

Chi frequenta la zona lo conosce bene. L’uomo in questione torna spesso, fa il bagno con tanto di schiuma detergente e resta lì, nudo, come se nulla fosse. Sui social, le reazioni sono di rabbia e rassegnazione. I commenti più frequenti? “Ci sta spesso, è una vergogna” e ancora: “È una situazione già nota da tempo e denunciata a tutti gli enti preposti”. In tanti denunciano l’indifferenza generale e l’assenza di un intervento risolutivo. Ma indignarsi online non basta.

Chi ha assistito alla scena racconta di aver contattato l’Ente Parco dell’Appia Antica. Da lì, una pattuglia dei Guardiaparco è stata inviata sul posto. Non sempre però si riesce ad agire in tempo, e il problema si ripresenta da mesi.

Serve una risposta rapida e concreta. I Guardiaparco, va ricordato, sono Agenti Ausiliari di Pubblica Sicurezza: possono intervenire legalmente per fermare chi deturpa l’ambiente o mette in pericolo gli altri. Affrontare personalmente il soggetto, invece, è sconsigliato: meglio fare una segnalazione tempestiva, chiara e documentata.

Contatti utili per le segnalazioni

Se assistete all’ennesimo bagno abusivo nella fontana dell’Acquedotto Felice, potete contattare immediatamente la Polizia Locale al numero 0667691 o i Guardiaparco presso la linea diretta aperta tutti i giorni, dalle 07:30 alle 19:00 al numero 065115107 o presso la direzione allo 065126314.

Segnalare subito è l’unico modo per proteggere l’ambiente, evitare atti indecenti in uno dei parchi più belli di Roma e tutelare la fauna acquatica del laghetto.

Rifiuti, rapine e risse: un territorio che chiede aiuto

E intanto, intorno al parco, il clima non è migliore. Perfino l’attrice Lucia Ocone ha documentato i rifiuti in via dei Furi, definendoli una “installazione artistica di monnezza”. Ironia amara, che ha colpito nel segno. Ma la vera preoccupazione resta la sicurezza: rapine a mano armata, risse notturne, aggressioni e tentativi di furto si moltiplicano tra via Calpurnio Pisone, via Flavio Stilicone, via dell’Aeroporto e via Quinto Publicio.

Una sequenza continua di episodi che raccontano una verità scomoda: qui le regole spesso non esistono, e il parco rischia di diventare solo l’ennesimo sfogo di un territorio lasciato a sé stesso.