Roma, sciame di 20mila api invade la sede del Ministero dell’Economia

Un evento tanto insolito quanto significativo ha avuto luogo a Roma, nel cuore del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), in via XX Settembre. Oltre 20.000 api hanno invaso il cortile interno del palazzo istituzionale, generando inizialmente il panico tra i dipendenti e richiedendo un rapido intervento di specialisti. L’insolito sciame, guidato dalla sua ape regina, ha dato vita a una vera e propria nube ronzante proprio nei pressi degli uffici ministeriali.
L’episodio si è verificato in mattinata, quando alcuni funzionari hanno segnalato la presenza anomala di insetti in massa. Sul posto sono intervenuti con prontezza gli esperti della Federazione Apicoltori Italiani (FAI), che hanno impiegato circa un’ora per rimuovere in sicurezza l’intera colonia.

Api rimosse in sicurezza dal Ministero dell’Economia
A coordinare le operazioni è stato Fabrizio Piacentini, presidente della FAI Lazio e tecnico apistico esperto, che ha personalmente guidato il recupero dello sciame. L’intervento è avvenuto senza l’impiego di pesticidi o metodi aggressivi, nel pieno rispetto della salute degli insetti e della sicurezza dei presenti.
Le api sono state trasportate al Centro Apistico Urbano Sperimentale, una struttura specializzata dove potranno continuare il loro ciclo vitale in un ambiente protetto e monitorato. Nonostante l’invasione abbia provocato l’evacuazione temporanea del cortile per motivi precauzionali, nessuna persona è rimasta ferita e gli insetti non hanno mostrato segni di aggressività. Al contrario, erano semplicemente alla ricerca di una nuova dimora.
Il clima impazzito cambia le abitudini delle api
Il dato che più ha colpito gli esperti è la tempistica anomala dello sciame. Come ha spiegato Piacentini, “lo sciamare delle api solitamente avviene in primavera. Questo episodio fuori stagione è il sintomo di un clima sempre più imprevedibile, caratterizzato da un’alternanza caotica di caldo e pioggia che influenza anche i ritmi biologici degli insetti”.
Questo fenomeno mette in luce l’impatto sempre più tangibile dei cambiamenti climatici anche sugli impollinatori, fondamentali per l’equilibrio degli ecosistemi e la produzione alimentare. Le api, considerate tra gli organismi più sensibili alle variazioni ambientali, sembrano oggi incapaci di adattarsi ai nuovi ritmi imposti dal riscaldamento globale.