Roma sconfitta ai rigori dal Siviglia: gli andalusi vincono l’Europa League

mourinho

Il Siviglia batte la Roma 5-2 dopo i rigori in finale di Europa League e conquista il trofeo per la settima volta. Dopo i tempi regolamentari terminati 1-1 – per il gol di Dybala e l’autorete di Mancini – e i supplementari che non cambiano il risultato, epilogo dal dischetto. Sbagliano Mancini e Ibanez, vince il Siviglia. I rigori: Ocampos: gol; Cristante: gol; Lamela: gol; Mancini: parato; Rakitic: gol; Ibanez: palo; Montiel: gol.

Niente festa neanche allo stadio Olimpico per i tifosi della Roma sconfitti ai rigori della finale di Europa League con il Siviglia. Il deflusso dallo stadio procede senza euforia, tra delusione e tristezza e anche rabbia, per gli oltre 54mila tifosi che hanno visto la partita dai maxi schermi e che si lasciano alle spalle l’obelisco e il Foro Italico in silenzio e a testa bassa. Portano i colori su bandiere e sciarpe e qualcuno protesta per l’esito della partita considerato ingiusto. Cori contro la Uefa e l’arbitro per il rigore non assegnato. Tra i tanti arrabbiati c’è anche chi invece plaude al tifo caloroso e al clima vissuto durante la partita allo stadio. “Sembrava di essere a Budapest, anzi anche meglio perché questa è casa nostra”, dice una tifosa lasciando l’Olimpico.

La Roma parte molto bene e segna al 35°

La Roma parte con atteggiamento aggressivo e conquista subito un corner, scontro aereo tra Gudely e Ibanez senza conseguente apparenti per entrambi i calciatori. Il Siviglia si assesta e comincia a tessere la rete di passaggi, con una manovra compassata affidata al metronomo Rakitic. Al 12′, prima colossale chance per la Roma. Dybala innesca Celik, che mette in mezzo un pallone eccellente per Spinazzola: il rigore in movimento è centrale, Bounou può respingere. La Roma, con un eccellente Matic in mezzo al campo, detta il ritmo e tiene l’iniziativa. Gli andalusi sbagliano al 35′ e vengono puniti. Mancini imbuca per Dybala, che si infila tra le maglie della difesa iberica e incrocia di sinistro: Bounou battuto, 1-0 per i giallorossi. In pieno recupero, spagnoli vicinissimi al pareggio. Rakitic spara di sinistro da 20 metri, palo pieno.

Nel secondo tempo maldestro autogol di Mancini

Il secondo tempo propone un copione diverso rispetto alla prima frazione. La Roma arretra il baricentro, lasciando spesso isolati Abraham e Dybala. Il Siviglia, che getta nella mischia Lamela e Suso, si insedia nella metà campo giallorossa. La pressione iberica viene premiata al 55′. Navas sfonda a destra e crossa, Mancini devia in modo maldestro: autogol, 1-1. La Roma riesce a rialzare la testa con una palla inattiva, al 66′ spreca un’enorme doppia opportunità in mischia. Abraham da due passi non riesce a superare Bounou con un tocco di destro, il pallone finisce a Ibanez che riesce nell’impresa di mancare la porta con una conclusione sgangherata. Al 77′ episodio nell’area giallorossa. Ocampos va giù dopo l’intervento di Ibanez, l’arbitro Taylor assegna il rigore ma viene richiamato dal Var: penalty cancellato.

Una delle partite più lunghe di sempre

Il ritmo cala e il match si avvia verso i supplementari. Si va all’overtime dopo un brivido in extremis: Rui Patricio balbetta sul sinistro insidioso di Suso ma la Roma non paga dazio. La stanchezza si fa sentire, le squadre faticano a imbastire azioni degne di nota. Il possesso palla del Siviglia è sterile, la Roma si limita ai lanci lunghi per Belotti: i due portieri sono spettatori. Il secondo supplementare si chiude con il colpo di testa di Smalling che si spegne sulla traversa. Dopo 146′ di gioco – grazie ad un interminabile recupero complessivo – la partita più lunga di sempre va ai rigori. Mancini e Ibanez sbagliano, il Siviglia vince l’Europa League.