Roma, scoperto cimitero di imbarcazioni (e rifiuti) sulla riva del Tevere all’Eur (FOTO)
Scoperto un atro “cimitero” di imbarcazioni sulla riva del Tevere a Roma. E non in una zona particolarmente nascosta, ma in prossimità di via del Cappellaccio, a Roma, nel IX Municipio, a cavallo tra l’Eur e Magliana. A segnalarlo Marco Doria, ex presidente dei Parchi e Ville Storiche di Roma Capitale e oggi direttore del Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e della Natura all’Università Sapienza: “Ho ricevuto una segnalazione su un possibile deposito di natanti di provenienza furtiva. Sono quindi andato con i ragazzi del Reparto scorte della Questura di Roma e ci siamo imbattuti in un vero e proprio cimitero di imbarcazioni. Oltre alle barche, abbiamo rinvenuto un bob-cat, una ruspa e alcuni motori di imbarcazioni di grosse dimensioni”.
Pericolo per l’ambiente
L’ambiente circostante, a partire dal Tevere, è a rischio, visto il materiale del “deposito a cielo aperto”: barche semiaffondate, carcasse che rilasciano residui di carburante e componenti pericolose, insieme a grossi mezzi da cantiere. Sembra la fotocopia di quanto trovato sempre da Doria solo pochi mesi fa a Ostia, in prossimità dell’Idroscalo. Anche lì imbarcazioni abbandonate tra rifiuti e incuria, stavolta a pochi passi da un cantiere nautico andato a fuoco appena tre settimane prima. E di aree così Roma è piena, come se fosse un posto dove non ci sono regole né leggi. Almeno, non da rispettare.
La scoperta alla foce del Tevere è l’ennesima fotografia di un fenomeno documentato più volte in passato. Relitti e rifiuti lungo il corso d’acqua, fondali intasati e difficoltà nella rimozione delle imbarcazioni abbandonate sono problemi ricorrenti per il Tevere e le sue foci. Interventi di recupero puntuali ci sono già stati, ma la persistente presenza di relitti mostra che manca una strategia organica e sistemica. Non basta solo intervenire “uno qui” e “uno là”. Serve un piano serio di monitoraggio, bonifica, riqualificazione.


