Roma, scoppia il caso Trastevere: il parcheggio chiude e monta la rabbia

Roma parcheggio Trastevere

Il parcheggio Atac di Trastevere, destinato a chiudere il 1° gennaio 2026, era nato come punto di accesso per chi raggiungeva il quartiere in auto per poi proseguire verso il Centro Storico con i mezzi pubblici. Un sistema che, negli anni, ha agevolato pendolari e lavoratori dei ministeri vicini grazie anche a tariffe agevolate.

La decisione di dismettere l’area, secondo Fabio Sabbatani Schiuma, dirigente nazionale di Fratelli d’Italia, comporterebbe un impatto concreto su migliaia di utenti che utilizzano quella struttura come nodo di scambio quotidiano.

Schiuma accusa il sindaco: “Scelta contro i romani”

Nella sua nota, Schiuma afferma che il Campidoglio starebbe procedendo senza una strategia urbanistica adeguata. A suo giudizio, la chiusura non sarebbe accompagnata da un piano che compensi la perdita del parcheggio, soprattutto per chi arriva dalle periferie e lavora nel cuore della città: “questo sindaco dimostra ancora una volta di non avere una visione né urbanistica né trasportistica della città in funzione delle esigenze di chi la abita”.

Sostiene inoltre che, qualora Atac avesse necessità di nuovi spazi, l’amministrazione avrebbe potuto valutare soluzioni alternative, come alcune aree disponibili in via Portuense.

Il dirigente FdI collega poi la decisione a scelte di spesa che considera poco efficaci, come la realizzazione di piste ciclabili giudicate “non prioritarie” rispetto alle condizioni del manto stradale. Una visione che, a suo dire, riflette una distanza tra la giunta e le esigenze concrete dei cittadini.

“Fortunatamente – conclude Schiuma – il 2027 è dietro l’angolo e con esso l’opportunità di scegliere una nuova prospettiva per la Capitale d’Italia”.