Roma, scuola calcio di Totti condannata a pagare 100mila euro: stipendi non versati e ombre sul ‘modello Longarina’
Roma, la Totti Soccer School di via della Longarina, storica scuola calcio legata al nome di Francesco Totti, finisce al centro di una vicenda giudiziaria che solleva domande sul rispetto dei diritti dei lavoratori nello sport di base. Nata nel 2003 con l’obiettivo dichiarato di “formare uomini prima che calciatori”, la struttura è diventata negli anni un punto di riferimento per centinaia di famiglie romane. Oggi però deve fare i conti con una sentenza che la condanna a pagare circa 100mila euro a un’ex collaboratrice.
Dieci anni in segreteria, senza contratto ma con obblighi da dipendente
La protagonista della vicenda è una collaboratrice storica della scuola, impegnata per dieci anni nella segreteria: gestiva iscrizioni, tesseramenti, rapporti con le famiglie, era presente sei giorni su sette. Per i giudici, non si trattava di una semplice collaborazione occasionale, ma di un rapporto di lavoro subordinato a tutti gli effetti. Mancava però un contratto formale, con le relative tutele: niente ferie garantite, nessuno stipendio fisso regolato, nessun inquadramento chiaro. Una situazione purtroppo frequente nel mondo delle società sportive dilettantistiche.
La decisione dei giudici: risarcimento, differenze di stipendio e reintegro
La lavoratrice si è rivolta alla giustizia e la Corte d’Appello di Roma le ha dato ragione, riconoscendo la natura dipendente del rapporto. In appello le sono stati riconosciuti circa 16mila euro di risarcimento, oltre a circa 80mila euro di differenze retributive accumulate negli anni, a cui si aggiungono le spese legali e la richiesta di reintegro nel posto di lavoro. La sentenza è diventata definitiva lo scorso ottobre, ma secondo quanto riportato non risulta ancora che la somma sia stata effettivamente pagata.
Il nodo dei mancati pagamenti e l’ombra del Tribunale fallimentare
Il mancato pagamento di quanto stabilito dal giudice apre ora un fronte ancora più delicato. L’avvocata della dipendente ha presentato un’istanza che potrebbe portare la società davanti al Tribunale fallimentare, dove la scuola calcio sarà chiamata a dimostrare la propria solidità patrimoniale. Non è solo una questione privata tra datore di lavoro e dipendente: riguarda la sostenibilità economica di una realtà sportiva frequentata da molti ragazzi e il futuro del personale che ci lavora.
Tra contenziosi familiari, cancelli chiusi e il diritto allo sport
La Totti Soccer School e il centro sportivo adiacente non sono nuovi alle cronache. Già in passato le strutture erano finite al centro di contese, anche in relazione alla separazione tra Francesco Totti e l’ex moglie Ilary Blasi e alla gestione dell’impianto. Nel 2023 le tensioni avevano portato perfino alla chiusura temporanea dei cancelli, con allenamenti sospesi e proteste dei genitori. Ora questa nuova vicenda giudiziaria riaccende il dibattito: quando un marchio famoso entra nello sport dei bambini, può davvero permettersi di ignorare le regole sul lavoro e sui diritti di chi manda avanti la macchina ogni giorno?