Roma, scuole a pezzi, ma 400 mila euro per i corsi sull’educazione affettiva: scoppia la polemica

Mentre a Roma molte scuole crollano letteralmente a pezzi, tra furti, vandalismi, riscaldamenti non funzionanti e bagni fatiscenti, il Campidoglio annuncia l’avvio di corsi di educazione affettiva già dall’infanzia. Una decisione che ha scatenato critiche feroci da parte della Lega, con i consiglieri Maurizio Politi e Fabrizio Santori in prima linea.
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“La scuola ha altre priorità”
“Le scuole vivono emergenze reali, dalle strutture insicure al personale insufficiente, fino alle difficoltà delle realtà di periferia”, dichiarano Politi e Santori in una nota congiunta. “Invece di intervenire su queste priorità essenziali, si scelgono corsi imposti fin dalla prima infanzia, trasformando le scuole in strumenti di propaganda ideologica lontana dai veri bisogni educativi di bambini e adolescenti”.
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L’accusa: soldi sprecati e famiglie escluse
La questione non è solo una critica alle scelte educative, ma anche un duro attacco alla gestione dei fondi pubblici. “Si parla di 400 mila euro destinati a corsi inutili, quando invece potrebbero essere investiti per garantire sicurezza, qualità e dignità negli ambienti scolastici”, proseguono i consiglieri.
La Lega evidenzia inoltre un problema di principio: “La scuola deve formare, ma la famiglia resta il primo luogo dove i bambini imparano a relazionarsi. Questi schemi educativi rischiano di esautorare le famiglie dal loro ruolo naturale, imponendo visioni ideologiche prive di basi scientifiche e lontane dalle esigenze della maggioranza degli italiani”.
“Finanziare corsi come questi non fa che allontanare l’obiettivo principale: garantire ai ragazzi una scuola che metta al centro la loro crescita, libera da imposizioni culturali o politiche”, concludono Politi e Santori.
La denuncia dei sindacati
E a denunciare lo stato disastroso delle scuole anche la UIL, con un dettagliato report presentato lo scorso anno a febbraio. Aule con impalcature, bagni distrutti, muffa sui muri e rifiuti che si accumulano negli istituti di Roma. E poi ancora porte divelte, cortili incolti, controsoffitti crollati, scale antincendio inutilizzabili e persino banchi a rotelle abbandonati nei corridoi. Le immagini raccolte dal sindacato raccontano una situazione drammatica per oltre 714 mila studenti della regione. Alcune scuole, come il Cine-Tv Rossellini in via della Vasca Navale, presentano condizioni disastrose, mentre al liceo Seneca di via Albergotti i lavori in corso sembrano più una toppa che una vera soluzione. Al Gassman di Primavalle, poi, le scelte discutibili della dirigenza hanno suscitato polemiche, come l’ampliamento della segreteria a scapito degli spazi comuni.
La denuncia della UIL: “Non c’è più tempo”
“La situazione è insostenibile e, in alcuni casi, rappresenta un grave rischio igienico e per la sicurezza”, dichiara la UIL Lazio. “Si tratta della vita dei nostri giovani e questa negligenza è inaccettabile. Le scuole devono essere sottoposte a opere di manutenzione urgente, prima che l’emergenza si trasformi in tragedia”.
Studenti e docenti chiedono risposte
Dietro i numeri e le denunce, ci sono storie di ragazzi che affrontano ogni giorno una realtà fatta di disagi e pericoli. È un grido di allarme che non può più essere ignorato: non si tratta solo di educazione, ma di garantire ambienti sicuri e dignitosi per chi vive la scuola quotidianamente.

