Roma, “Se rivuoi la patente dacci 30 euro”: tentata estorsione a Termini, denunciati (a piede libero) due stranieri

Carabinieri stazione Termini

Gli hanno rubato la patente e il giorno dopo lo hanno ricontattato per rivendergliela. È successo alla Stazione Termini di Roma, dove un 60enne si è trovato nel mezzo di un tentativo di estorsione. Ma l’uomo, invece di farsi prendere dal panico, si è rivolto alle forze dell’ordine.

Ha avvisato i Carabinieri, poi si è presentato all’appuntamento alla Stazione Termini e ha fatto arrestare i due che volevano incassare 30 euro “di riscatto”. È così che una truffa dai toni quasi surreali si è trasformata in una denuncia per estorsione, con i due presunti responsabili — un 30enne e una 31enne entrambi honduregni — finiti nei guai.

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“Ti ridiamo la patente, ma vogliamo 30 euro”

Tutto è iniziato con una telefonata sospetta. All’altro capo, un uomo con accento sudamericano. “Abbiamo trovato la tua patente di guida, se vuoi riaverla portaci 30 euro alla Stazione Termini”. L’uomo, che il giorno prima aveva denunciato il furto del documento, ha deciso di non cedere al ricatto e ha chiamato i Carabinieri del Nucleo Roma Scalo Termini, che gli hanno detto come doveva comportarsi. I militari hanno nel frattempo organizzato un servizio di osservazione nei pressi del posto dove era stato fissato lo scambio.

All’appuntamento, fissato tra la folla della stazione, il 60enne si è presentato come previsto, mentre i militari, a pochi metri di distanza, osservavano confusi tra la gente. Appena è avvenuto il contatto, i Carabinieri sono intervenuti e hanno bloccato due persone: un uomo e una donna, entrambi di nazionalità honduregna, rispettivamente di 30 e 31 anni, con precedenti alle spalle e senza fissa dimora.

L’estorsione alla Stazione Termini

La patente è stata immediatamente recuperata e restituita al legittimo proprietario, ma per i due presunti responsabili è scattata la denuncia per estorsione. Entrambi sono comunque stati lasciati a piede libero. In ogni caso, le indagini proseguono per verificare se abbiano agito da soli o se siano parte di un meccanismo più ampio, magari specializzato nel ricatto di documenti rubati nella zona della stazione.