Roma sempre più calda, l’Istat mostra un impennata di 2 gradi: ecco tutti i dati


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Roma sempre più calda, l’Istat mostra un impennata di 2 gradi: ecco tutti i dati. Roma si riscalda, e non si tratta di una percezione soggettiva. Secondo i dati Istat, tra il 2011 e il 2021 la temperatura media annua nella Capitale ha raggiunto i 17,7 gradi. Un balzo in avanti di 1,7 gradi rispetto alla media del trentennio precedente (19812010), che già da solo basterebbe a lanciare l’allarme. È la variazione più alta tra tutte le città capoluogo di regione italiane. L’aumento ha effetti concreti e misurabili: si moltiplicano i giorni con temperature massime sopra i 25 gradi e le notti tropicali, durante le quali la colonnina di mercurio non scende sotto i 20.

Roma, verso un futuro ancora più caldo

Le proiezioni non lasciano spazio all’ottimismo. Secondo il Centro Euro-Mediterraneo sui cambiamenti climatici (Cmcc), tra il 2036 e il 2065 Roma dovrà fare i conti con un ulteriore aggravarsi del clima: più eventi estremi, più giorni di caldo intenso e più notti afose. Si prevede una progressiva scomparsa dei giorni di gelo, mentre aumenteranno le ondate di calore, ormai già ricorrenti. L’effetto domino colpirà la salute pubblica, l’agricoltura, il sistema idrico, i trasporti e il turismo.

A Roma precipitazioni in calo, ma più violente

Le piogge non sono sparite, ma si sono trasformate. Se tra il 1971 e il 2000 a Roma cadevano in media 807 millimetri d’acqua l’anno, tra il 2011 e il 2021 la media è scesa a 783. Pochi millimetri in meno che però si abbattono in modo molto più concentrato e violento. Bombe d’acqua, trombe d’aria, allagamenti lampo: fenomeni ormai consueti che mettono a dura prova infrastrutture e cittadini. Le strade diventano fiumi, le stazioni metro chiudono, il traffico va in tilt.

Quasi 400mila romani a rischio idrogeologico: Roma trema

Le fragilità del territorio amplificano gli effetti del cambiamento climatico. Secondo l’Autorità di Bacino dell’Appennino Centrale, quasi 400mila persone vivono oggi a Roma in aree a rischio idrogeologico. Di queste, 145mila si trovano in zone soggette a esondazioni dirette dei corsi d’acqua, da Labaro a Ostia, passando per Settebagni, Monteverde, Casalotti e Acilia. Le restanti 245mila abitano in aree potenzialmente colpite da alluvioni lampo, improvvise e difficili da prevedere.

Il sito Roma per il clima.it e le contromisure del Campidoglio

Di fronte a questa emergenza climatica, il Comune di Roma ha lanciato il portale romaperilclima.it, uno strumento per informare i cittadini e raccontare le misure adottate. Obiettivo: contenere i danni del riscaldamento globale e preparare la città a resistere. Il piano prevede interventi su più fronti: gestione delle acque piovane, riduzione delle perdite idriche in vista di future siccità, lotta all’erosione costiera lungo i 20 chilometri di litorale capitolino. Particolare attenzione ai quartieri più vulnerabili: secondo i dati, il 9% dei residenti vive in zone a rischio durante le ondate di calore prolungate.

Mercoledì il primo Rapporto sul clima a Roma

Il 26 giugno 2025, il Campidoglio presenterà ufficialmente il primo rapporto di Monitoraggio climatico della città, elaborato dal Cmcc. Un documento cruciale per valutare l’efficacia delle politiche in atto e definire le priorità future. Roma è di fronte a una sfida che non può più rinviare. Il cambiamento climatico è già qui, e il tempo per agire si fa sempre più stretto.

Roma, turisti in piazza di Spagna
Roma, turisti in piazza di Spagna – www.7colli.it