Roma, sfiducia e rassegnazione a Don Bosco: minorenni distruggono le grate e nessuno reagisce

Roma, grata piazza Don Bosco

Le immagini scattate in piazza Don Bosco, a Roma, mostrano una scena emblematica del degrado urbano e sociale che segna da tempo il quartiere. Alcuni minorenni, armati di bastone, sono stati immortalati mentre sollevavano le grate di scolo lungo il marciapiede, ridendo tra loro come se fosse un gioco.
Accanto, seduti su una panchina, altri ragazzi osservano la scena.

Nessuno tra i presenti si è mosso per fermarli. Le foto, inviate alla redazione de Il Nuovo 7colli, raccontano non solo l’episodio, ma soprattutto la rassegnazione collettiva che domina oggi tra i residenti.

Roma, grata divelta piazza Don Bosco
Roma, grata divelta piazza Don Bosco – www.7colli.it

“Cinque anni fa li avrei sgridati, ora ho paura”

La donna che ha documentato l’episodio preferisce restare anonima, ma le sue parole racchiudono tutto il malessere del quartiere: “Nessuno si è azzardato a intervenire e purtroppo nemmeno io. Dopo i fatti di via Flavio Stilicone ho avuto paura di reazioni violente. Hanno divelto la grata con un bastone: avrebbero potuto usarlo contro di me. Cinque anni fa li avrei sgridati.”

Le sue parole rievocano i recenti scontri di via Flavio Stilicone, dove si erano fronteggiati gruppi di giovani armati persino di piccone. Da allora, nel quartiere si è diffuso un sentimento di sfiducia e stanchezza, più che di paura: i cittadini non credono più che le loro denunce possano servire a qualcosa.

Le grate divelte come simbolo di abbandono

Le grate sollevate e gettate a terra rappresentano più di un semplice atto vandalico: sono il simbolo del degrado urbano e di una cittadinanza rassegnata, che non reagisce più di fronte all’illegalità quotidiana.
Chi abita a Don Bosco racconta di una zona che un tempo era viva e partecipata, oggi segnata da atti di inciviltà sempre più frequenti, sporcizia, incuria e l’assenza di controlli. “Ci si sente soli – raccontano alcuni residenti – e ogni gesto vandalico resta impunito”.