Roma, sgominato giro di squillo in B&B a San Basilio

È stato sgominato l’ennesimo giro di prostituzione a Roma. Nel quartiere di San Basilio. Purtroppo questo ‘mestiere’ che è vecchio come la storia dell’uomo si lega quasi sempre allo sfruttamento di ragazze immigrate. Molto spesso dall’Est Europa. Che vengono in Italia senza documenti. Allettate dalla possibilità di guadagni facili, promessi da intermediari senza scrupoli. Che magari si presentano come persone influenti nel mondo del cinema e della moda. Salvo poi scoprire una volta giunte qui che la realtà era ben diversa. Almeno da quanto era stato loro prospettato. E cadere nelle mani di persone malvage. Spesso legate ai vari giri della criminalità organizzata. Che riducono queste ragazze come schiave, costringendole a prostituirsi. E trattenendo la maggior parte dei loro guadagni.

In Italia lo sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione è punito con il carcere

Recentemente anche nel nostro Paese il contrasto alla prostituzione  è stato al centro di un grande dibattito. Con la presentazione da parte delle forze politiche di diversi disegni di legge. Che però non hanno visto ancora la luce. Per tentare di superare la vecchia legge Merlin del 1958, che ha abolito le ‘case chiuse’. Ma che oggi presenta notevoli lacune. Sul fronte della difesa delle donne sfruttate  e della punizione non estesa anche ai clienti. Solo per fare alcuni degli esempi più eclatanti sui quali si sono concentrate le attenzioni del legislatore. Ma ad oggi su questo fronte si registra un nulla di fatto. Così  è ancora punito esclusivamente lo sfruttamento e il favoreggiamento del meretricio. Proprio come prevede la legge del 1958. E bisogna dimostrare la coartazione della volontà delle donne e il giro illecito di denaro. Che poi è il caso specifico che si è verificato nel B&B di San Basilio e in alcune case vacanze  gestite dagli stessi soggetti che adesso sono stati scoperti e incriminati.

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Sfruttavano ragazze dell’Est in un B&B a San Basilio e in alcune case vacanze romane. Arrestati una donna rumena e un cittadino moldavo

Gli appostamenti delle Forze dell’Ordine duravano già da diversi mesi. Nell’ambito di un’operazione che ha portato a sgominare un giro di prostituzione ben radicato nella capitale. Che sarebbe stato gestito da un uomo moldavo e da una donna rumena. E i cui nomi sono ancora tenuti riservato a causa delle indagini in corso. L’intera operazione è stata condotta e conclusa dalla squadra anticrimine del Commissariato di San Basilio. Sotto la direzione del Commissario Agnese Cedrone. Avvalendosi anche di filmati prodotti nelle fasi investigative e di testimonianze dirette delle ragazze. E di alcuni clienti e residenti della zona che sono voluti rimanere anonimi. Così è venuto alla luce un vasto giro di sfruttamento e sono stati ritrovati ingenti quantitativi di denaro. Non solo nella sede di San Basilio ma anche in alcune case vacanze gestite sempre dalla stessa coppia nella capitale. Tutte le strutture adesso sono state chiuse. Ed è stato disposto il sequestro preventivo degli immobili. Mentre i due sfruttatori dovranno rispondere di favoreggiamento e di sfruttamento della prostituzione. E rischiano una condanna da due a sei anni.

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