Roma si indebita (ancora) per i teatri, dopo il ‘caso’ Teatro dell’Opera: ok a 5 milioni di mutui, ecco dove si interviene

Roma, teatro Argentina, foto sito internet

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Roma, la Giunta Gualtieri (assente, al momento del voto, proprio il sindaco) ha dato il via libera a un pacchetto di interventi vari di ristrutturazione per quattro teatri romani: Torlonia, Argentina, India e Valle. La spesa complessiva sfiora i 5 milioni (4.911.880 euro) di euro. Tradotto: mentre Roma prova a rimettere ordine nei conti – con i vecchi debiti che verranno estinti solo dopo il voto della finanziaria nazionale 2026, in discussione in questi giorni in Parlamento – il Campidoglio apre un altro capitolo di debiti culturali che passeranno (ancora) da prestiti e mutui. Vale a dire da debiti che, alla fine, ricadranno sulla città e sui romani per i prossimi trent’anni. È giusto sottolineare che questi teatri – così si legge tra le carte – sono stati affidati dal comune di Roma in concessione a titolo gratuito alla Fondazione Teatro di Roma (la delibera lo dice esplicitamente: “Teatri Torlonia, Argentina ed India in concessione alla Fondazione Teatro di Roma”, con concessione/rinnovo fino al 31/12/2050“).

Quasi 5 milioni: ma non è “tutto mutuo”

Il punto politico sta qui: quei 4,9 milioni non arrivano da un’unica fonte “pulita”. Nell’atto si parla di due rubinetti. Una parte sono soldi già disponibili perché avanzati da vecchi mutui (residui non spesi), l’altra parte sono nuovi prestiti. In cifre: 3.011.880 euro da “avanzi” legati a mutui/prestiti già in pancia, e 1.900.000 euro da nuova accensione di prestiti. Non è solo contabilità: è una scelta di priorità politica. (Inseriamo il voto della Giunta Gualtieri alla fine di questo articolo, in formato scaricabile).

Non solo Opera: la “stagione dei mutui” sulla cultura

Il caso dei quattro teatri in corso di ristrutturazione si aggiunge al recente ‘caso’ del teatro dell’Opera di Roma, esploso la scorsa estate, dopo che la Corte dei Conti aveva bacchettato la gestione della struttura. Nei mesi scorsi difatti si è tornati a parlare del milione di mutuo investito dalla Giunta Gualtieri per rendere il Teatro dell’Opera più “hi-tech”, tra fibra ottica e sistemi digitali. Sullo sfondo, le polemiche sui conti della Fondazione e delle discussioni nate dopo la trasferta di Osaka, con il sindaco Gualtieri che avrebbe portato proprio a spese del Teatro dell’Opera il gotha del giornalismo romano in Giappone per (tra le altre cose) ‘pubblicizzare’ il maxi inceneritore Acea. Il messaggio politico percepito da molti cittadini è semplice: si investe in immagine, mentre i problemi quotidiani restano lì: trasporti percepiti come scadenti e inadeguati per la capitale d’Italia, viabilità in crisi permanente da traffico, alberi abbattuti con poca trasparenza, etc.

Roma, il teatro Valle, foto siti internet
Roma, il teatro Valle, foto siti internet – www.7colli.it

I 4 teatri: cosa cambia (in parole povere)

In questo caso, per i teatri, non stiamo parlando di “festival” o cartelloni, ma di ben altro: ‘piccoli’ interventi ‘molto’ costosi. Torlonia: interventi per ridurre il rumore legato alla climatizzazione. Argentina: tetto da sistemare, bagni da rimettere in funzione, parquet da ripristinare. India: due lotti, dal bar e spazi di accoglienza fino a camerini, servizi e insonorizzazione delle sale. Valle: il nome torna nel pacchetto complessivo e nella spinta alla riapertura, dopo un percorso di restauro già avviato negli anni scorsi.

La domanda pubblica: cultura sì, ma a quale prezzo?

Nessuno mette in discussione il valore dei teatri ne la necessità di risistemarli. I teatri sono presìdi culturali, generano lavoro, creano quartieri vivi, l’identità della città. Ma la questione che interessa tutti è un’altra: quanto deve costare ai romani e soprattutto con quale modello? Se ogni rilancio passa da prestiti, avanzi di mutuo e nuovo indebitamento, il rischio è che la cultura diventi terreno di scontro permanente: da una parte la vetrina, dall’altra la città che chiede strade, trasporti e servizi. E Roma, oggi, non può permettersi di perdere credibilità sui conti proprio mentre promette di volerli rimettere in ordine con l’aiutino extra del Governo.

Roma, il teatro Torlonia, foto siti internet
Roma, il teatro Torlonia, foto siti internet – www.7colli.it