Roma, sicurezza rafforzata nella zona del Ghetto dopo l’attacco di Israele all’Iran

Dopo il recente attacco aereo lanciato da Israele contro l’Iran, le autorità italiane hanno deciso di potenziare le misure di sicurezza a Roma, con particolare attenzione alla zona del Ghetto ebraico, considerata un obiettivo sensibile. La decisione è stata presa in via precauzionale, alla luce del possibile deterioramento del quadro geopolitico mediorientale e dei rischi connessi a potenziali ritorsioni.
Nel dettaglio, la Questura di Roma ha disposto un’intensificazione dei controlli e dei pattugliamenti in tutta l’area compresa tra via del Portico d’Ottavia, via del Tempio e le adiacenze della sinagoga. La sorveglianza è stata rafforzata anche presso scuole, istituti religiosi, centri culturali e sedi istituzionali della comunità ebraica romana.

Secondo quanto riferito da fonti investigative, la misura è stata attuata in seguito a un’analisi congiunta tra intelligence, forze dell’ordine e autorità locali, che ha portato alla definizione di un “focus operativo su più livelli”: informativo, investigativo e territoriale. Non è esclusa la possibilità di ulteriori inasprimenti delle misure di sicurezza, nel caso in cui l’evoluzione degli eventi in Medio Oriente dovesse confermare un aumento del livello di minaccia.
Sicurezza al Ghetto ebraico per prevenire ogni possibile rischio
L’attacco israeliano, che ha colpito infrastrutture militari e nucleari iraniane nella notte tra il 12 e il 13 giugno, ha riacceso le tensioni internazionali. A fronte del pericolo che tali tensioni possano generare ripercussioni anche in Europa, il Governo italiano ha chiesto un innalzamento delle misure di prevenzione in tutte le principali città, con particolare attenzione ai luoghi simbolici o storicamente associati a comunità religiose o etniche.
A Roma, le autorità hanno chiarito che l’obiettivo è quello di garantire la sicurezza pubblica attraverso una presenza capillare delle forze dell’ordine, senza creare allarmismi ma agendo in modo tempestivo e coordinato. La sorveglianza resta attiva h24, con l’impiego di agenti in uniforme e in abiti civili, oltre all’uso di sistemi di videosorveglianza già presenti nell’area.
In questo contesto, il Ghetto ebraico, cuore storico e culturale della comunità ebraica romana, assume un ruolo centrale nelle strategie di prevenzione. Le autorità invitano la cittadinanza a mantenere la calma e a collaborare con le forze dell’ordine in caso di segnalazioni o comportamenti sospetti.