Roma. ‘Siete ubriachi, non potete entrare’ e scatta la rissa tra clienti e addetti alla sicurezza: chiuso un noto club

Il Questore di Roma ha deciso: un noto club nel cuore del quartiere Ostiense, che negli ultimi giorni è finito sui social ed è balzato alle cronache per una rissa che ha visto protagonisti clienti e addetti alla sicurezza, resterà chiuso per i prossimi 10 giorni. Dopo l’istruttoria aperta dagli agenti della Divisione Polizia Amministrativa in seguito a quel grave episodio, che si è verificato poco più di una settimana fa in via dei Conciatori, è stato deciso di mettere i sigilli. E il locale dovrà abbassare la saracinesca.

Roma, orrore in cucina: ristorante etnico chiuso tra ratti, cibo marcio e lavoratori irregolari

Rissa tra clienti e addetti alla sicurezza in un club nel quartiere Ostiense

Il terribile episodio risale a pochi giorni fa quando al numero unico per l’emergenze, il 112, era stata segnalata una violenta lite. Sul posto erano intervenute le forze dell’ordine, ma al loro arrivo i clienti, quelli che avrebbero scatenato la rissa, erano già fuggiti. Di loro nessuna traccia, ma quell’aggressione in strada era stata ripresa da alcuni cittadini. E i video erano subito finiti sui social, tra rabbia e indignazione.

Stando a quanto ricostruito nell’immediatezza dei fatti dalle Volanti della Polizia di Stato, la lite sarebbe scaturita dal rifiuto degli addetti alla sicurezza di far accedere al club alcuni avventori in evidente stato di alterazione alcolica. Quel rifiuto e il dissenso dei clienti sarebbe degenerato nel danneggiamento della vetrina del locale.

La chiusura per 10 giorni

Nei giorni successivi, nel corso dell’istruttoria amministrativa parallelamente all’attività di indagine, è emerso che due degli addetti alla sicurezza presenti al momento del controllo all’interno del locale fossero sprovvisti della documentazione obbligatoria per l’espletamento delle loro mansioni. E così, alla luce dei fatti, il Questore di Roma ha disposto nei confronti del titolare la chiusura del club.

Le indagini, intanto, proseguono per ricostruire quello che è accaduto e per capire le responsabilità delle persone che avrebbero preso parte alla violenta aggressione, che è stata filmata ed è finita sui social.