Roma, sindacati inquilini al Comune: “A rischio finalità sociali patrimonio disponibile”

Il sindaco Roberto Gualtieri

Le organizzazioni sindacali degli inquilini Sunia, Sicet, Uniat aps, Unione Inquilini e Federcasa hanno espresso forte preoccupazione riguardo alla nuova delibera in discussione al Comune di Roma, che regolamenterebbe l’utilizzo del patrimonio immobiliare “non Erp(non destinato a edilizia residenziale pubblica). In una nota, i sindacati hanno sottolineato come la proposta metta a rischio le finalità sociali del patrimonio immobiliare disponibile della Capitale, ritenendo inaccettabili eventuali politiche di vendita o affitto degli immobili a valori di mercato.

Secondo i sindacati, il regolamento dovrebbe prioritariamente promuovere l’utilizzo sociale di questi immobili, in linea con le necessità della città e delle famiglie più fragili, anziché puntare a margini di redditività economica. La grave crisi immobiliare che rende difficile l’accesso a case a canoni sostenibili viene citata come uno dei motivi per cui è fondamentale salvaguardare la funzione sociale di questi immobili.

Tra le richieste delle organizzazioni, emerge la necessità di: effettuare un censimento accurato per determinare lo stato occupazionale degli immobili e identificare le condizioni di regolarizzazione; convocare un tavolo di contrattazione per definire un accordo territoriale integrativo che individui una fascia sociale beneficiaria di canoni tutelati; salvaguardare l’uso sociale degli immobili non residenziali per sostenere attività destinate alla tutela delle fragilità, allo sviluppo sociale ed economico e alla rigenerazione urbana.

I sindacati ricordano, inoltre, che parte di questo patrimonio è stato utilizzato negli anni per accogliere, a titolo oneroso, famiglie sfrattate o persone che avevano perso la casa a causa di eventi come crolli. Allo stesso tempo, chiedono che si valorizzino le esperienze di attività sociali già operative in questi immobili, riconoscendone il ruolo complementare e sinergico con quello del Comune. L’obiettivo del regolamento dovrebbe essere quello di sostenere l’utilità sociale e il benessere collettivo, evitando che il patrimonio disponibile venga orientato esclusivamente a logiche di mercato.