Roma, Sit-in via Eudo Giulioli: cittadini in piazza contro criminalità, occupazioni e violenza a Cinecittà

Si è svolto a Roma, in via Eudo Giulioli, nel quartiere di Cinecittà Est, un partecipatissimo sit-in organizzato dai residenti, stanchi di vivere nell’insicurezza e nel degrado. La manifestazione, documentata da Welcome to Favelas in collaborazione con Marco Mastro e la sua pagina @dillo.a.noi.roma, ha messo al centro il disagio di chi vive ogni giorno tra minacce, risse, occupazioni abusive e totale assenza di controllo.
Decine di cittadini sono scesi in strada per denunciare una situazione diventata insostenibile, lanciando un messaggio forte: “Legalità, legalità, legalità”. Un grido collettivo per chiedere la fine di una convivenza forzata con la violenza.

Un quartiere sotto assedio
Il sit-in non nasce dal nulla. La protesta arriva dopo mesi di episodi gravi che hanno trasformato Cinecittà in un’area ad alta tensione. Solo pochi giorni fa, abbiamo raccontato l’escalation iniziata con l’accoltellamento di un 19enne nei pressi della fermata metro Lucio Sestio. Il ragazzo, ferito al petto, si era trascinato per via Tuscolana prima di crollare al suolo, soccorso in codice rosso.
Le indagini della Squadra Mobile parlano chiaro: un regolamento di conti tra gang sudamericane, attive lungo la metro A e specializzate in borseggi e spartizioni di bottini. Un sottobosco criminale che si muove tra le pieghe di un quartiere lasciato solo.
Scene di violenza quotidiana: risse, rapine e paura in via Eudo Giulioli
Poche ore dopo l’accoltellamento, la violenza è esplosa direttamente in via Eudo Giulioli. Prima le liti tra peruviani e italoperuviani, poi l’aggressione a una giovane cubana rimasta appesa al secondo piano nel tentativo di sfuggire a una decina di assalitori. Tutto documentato dai video postati sui social, diventati virali.
Nella stessa strada si sono verificate due risse nel giro di poche ore, con coltelli e bottiglie rotte. All’arrivo della polizia, i responsabili erano sempre spariti. I cittadini parlano di una strategia collaudata: le gang conoscono i tempi di intervento e sanno dove non ci sono telecamere. “Viviamo tra bande armate e nessuno ci protegge”, ha detto una residente durante il sit-in.
Non solo via Eudo Giulioli: caos e fuochi d’artificio anche vicino al Municipio VII
A peggiorare il quadro, l’ennesimo episodio di incoscienza e pericolo pubblico: il 10 giugno, alcuni fuochi d’artificio sono stati accesi in pieno centro abitato, tra le palazzine e le auto in transito di Piazza di Cinecittà, a pochi metri da un distributore di benzina e dalla sede del VII Municipio. Il video, pubblicato sui social, ha provocato una valanga di commenti allarmati: “Chi controlla? Chi ci tutela?”
L’episodio è stato percepito come l’ennesima conferma di un clima fuori controllo, dove regole e sicurezza sembrano un lontano ricordo. I cittadini parlano di quartieri invasi da schiamazzi, risse, degrado e criminalità, da Don Bosco fino al Quadraro, passando per Piazza dei Consoli. Un’intera zona di Roma Est dove la convivenza civile è ormai a rischio.
Cinecittà chiede azioni, non promesse
Il sit-in via Eudo Giulioli è stato un grido di ribellione popolare, nato dal basso. Nessuna bandiera politica, solo cittadini esasperati. “Siamo stanchi, vogliamo tornare a vivere tranquilli, portare i nostri figli al parco senza paura”, ha detto una madre davanti alle telecamere.
E ancora: “Non possiamo aspettare altri cinque anni, come accaduto per l’ex hotel di Cinecittà, prima che lo Stato intervenga. Servono controlli, sgomberi, presenza costante. Non vogliamo più vivere con la paura.”