Roma sotto assedio dei cinghiali: la Raggi prenda esempio dalla Toscana che ne fa salami

Cinghiali in strada (2)

“Mentre la Raggi esulta per un cantiere in via di Torrevecchia, tutto il quartiere di Monte Mario subisce l’assedio di branchi di cinghiali che scorrazzano per le strade in cerca di cibo tra la preoccupazione dei residenti. Chiederò in Assemblea Capitolina, con una mia interrogazione, che vengano messe in atto delle misure urgenti volte alla tutela dell’incolumità dei cittadini”. Così in una nota il vice presidente della Commissione Ambiente in campidoglio Davide Bordoni della Lega.

A Roma i cinghiali sono fuori controllo

“E’ un vero stato di emergenza per l’aumento incontrollato dei cinghiali presenti sul territorio cittadino. E in particolare nel XIV Municipio, come reso noto dal nostro coordinatore nel Municipio Fernando Urciuolo – aggiunge – presenta una situazione assurda. I residenti sono dovuti ricorrere alle chat di quartiere per tutelarsi segnalando gli avvistamenti che vengono documentati da filmati e fotografie al centro dell’area urbana tra Trionfale e Camilluccia. E addirittura all’interno di giardini, davanti ai portoni di civili abitazioni e nelle aree private”.

Chat tra i cittadini per segnalare gli avvistamenti

“I dati forniti dalla Polizia municipale – conclude Bordoni – mettono in guardia anche dai possibili incidenti stradali. È chiaro che le soluzioni esistono, evitare cassonetti stracolmi, pulire la città e controllare le nascite. Cose che vsi fecevano in passato e funzionavano, tant’è che situazioni di questo tipo non si verificavano.”

Anche in Toscana hanno lo stesso problema

Anche in Toscana hanno lo stesso problema, ma almeno pensano a una soluzione. Ridurre la presenza degli ungulati e i loro pericolosi attraversamenti di strade a veloce percorrenza e molto trafficate. A chiederlo è sempre un’interrogazione della Lega a prima firma del consigliere Fabio Rainieri. Che chiede all’esecutivo regionale “se ritiene di accelerare la ripresa delle attività di selezione e di censimento di quelle specie. E poi se ritiene di valutare misure per tenere lontane tali specie dalle strade a veloce percorrenza e trafficate o a impedirne gli attraversamenti”

Dare la carne di cinghiale in beneficenza

Però c’è un’idea: raccogliere adesioni per la lavorazione di carni di ungulati selvatici destinate alla beneficenza, grazie alla successiva distribuzione a cura del Banco Alimentare. Questo l’obiettivo dell’avviso pubblico disponibile sui siti istituzionali delle Asl toscane e destinato ai Centri di lavorazione selvaggina. Che potranno successivamente avviare il percorso per la cessione in beneficenza della carne proveniente da ungulati selvatici abbattuti nell’ambito dei piani regionali di controllo.