Roma, spari a Corviale: grave 56enne

Polizia Scientifica al lavoro
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Un uomo di 56 anni è stato colpito da un numero ancora imprecisato di proiettili poco prima delle 14 a Corviale, per la precisione in Largo Pio Fedi. L’uomo è subito stato trasportato dai sanitari in codice rosso all’ospedale romano San Camillo. A chiamare la Polizia di Stato sono stati i residenti della zona, dopo aver sentito vari colpi di arma da fuoco.

La Polizia da la caccia ad una 500 bianca

La Polizia sta dando la caccia ad una 500 bianca con a bordo 3 uomini con il viso coperto. Da una prima ricostruzione i 3 si sarebbero avvicinati a Massimiliano P. pregiudicato già conosciuto dalle forze dell’ordine e avrebbero sparato mirando alle gambe.

Agguato in strada, in pieno giorno

Una lunga scia di sangue sta andando avanti, a Roma, dall’omicidio di Diabolik: gambizzazioni, ferimenti vari e omicidi. Ma stavolta si è arrivati ad un agguato in strada in pieno giorno. È la prima volta, nella Capitale non succedeva da tempo. Evidentemente gli equilibri malavitosi della città eterna sono in veloce cambiamento.
Certo, tornando al caso odierno, ora dovranno essere gli inquirenti e gli investigatori romani a stabilire chi e perché è tornato a sparare in strada in pieno giorno. E, soprattutto, sarà necessario capire se, quello di oggi, era un semplice ‘avvertimento’, o un tentato omicidio non ‘correttamente’ eseguito. Sul posto c’è la Polizia Scientifica e il Pm di turno della Procura di Roma.

La Polizia Scientifica, alla caccia di ogni traccia

Al momento, la Polizia Scientifica di Roma sta conducendo le indagini per fare luce su quanto accaduto. Proprio la Polizia ci ha confermato che non è ancora certo il numero di spari. L’area è stata transennata e sono stati raccolti testimoniati e prove sul luogo del crimine.

Si continua a sparare

Una pericolosa escalation quella degli agguati a Roma. L’ultimo in ordine di tempo è il ragazzo di 27 anni colpito a un rene a un gluteo a Tor Bella Monaca. Una mano criminale che sta mescolando le carte e ridisegnando la mappa della mala. Al centro delle sparatorie, secondo una fonte della Squadra Mobile, ci sarebbe la spartizione del mercato della droga.

La stagione del 2010

Torna alla memoria la tragica stagione del 2010 quando, in soli 8 mesi ci furono ben 45 gambizzazioni, in particolare nella zona del Tuscolano. C’era in atto una guerra tra clan: ritrovammo questo filone nelle intercettazioni di Mafia Capitale che portarono anche alla ribalta il clan Casamonica che stava prendendo il dominio in quella fetta di città