Roma, spari durante una rapina nel bar: ferite 3 persone, una è grave

Ha fatto irruzione in un bar in via Acquaroni, forse a scopo di rapina, voleva probabilmente mettere a segno un colpo. Armato di pistola è entrato in quel locale, a Tor Bella Monaca, poi ha aperto il fuoco e ha ferito tre persone, che sembrerebbero essere tutte del Bangladesh. Ancora un episodio violento a Roma, ancora spari nel cuore della notte.
Stavolta è successo intorno alle 2.25 di questa notte e adesso le indagini sono in corso per rintracciare l’autore, l’uomo che ha impugnato l’arma e ha ferito quelle tre persone, mandandole tutte in ospedale in codice rosso. E una è in condizioni più serie.

Spari a Roma nel bar di via Acquaroni
L’uomo avrebbe intimato al proprietario di consegnargli l’incasso, poi ha impugnato l’arma e ha sparato colpendo tre persone che si trovavano nel bar. Una di queste è in condizioni più critiche ed è stata trasportata al Policlinico Tor Vergata, mentre le altre due sembrano essere state ferite in modo più lieve e sono state portate – dal personale sanitario del 118 – nello stesso ospedale.
Sul posto sono intervenuti gli agenti di Polizia e la Scientifica, che ha eseguito i rilievi e ha trovato diversi bossoli a terra. Su quella che sembrerebbe una rapina, finita con gli spari, sono in corso le indagini della Squadra Mobile per rintracciare l’autore, che poi è fuggito via. E ha fatto perdere, almeno per ora, le proprie tracce.
Sparatoria a Centocelle
Mercoledì sera, invece, intorno alle 23.30 un residente di Centocelle ha contattato le forze dell’ordine dopo aver sentito una furiosa lite tra alcuni cittadini stranieri all’interno del Parco. Con tanto di colpi di arma da fuoco. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della Stazione Roma Quadraro e quelli del Nucleo Radiomobile, che hanno subito avviato le indagini e hanno accertato che al Pronto Soccorso dell’Ospedale Vannini, poco prima, erano arrivati due uomini nordafricani con ferite superficiali provocate proprio dall’esplosione di colpi di arma da fuoco. I due, poco collaborativi, sono stati ascoltati e hanno raccontato di essere stati avvicinati da alcuni connazionali. Uno di questi, dopo la lite, avrebbe aperto il fuoco impugnando una pistola.