Roma, spari e sassate contro gli agenti: “Campo rom di via Salone zona franca”

polizia locale Roma

Spari a Roma la scorsa notte. Ad essere presa di mira da colpi di carabina un’auto di pattuglia della Polizia Locale di Roma Capitale in piantonamento davanti al campo nomadi di via di Salone. Il lunotto posteriore della vettura va in frantumi, per fortuna senza feriti. Ma non è un episodio isolato. Poco distante, sempre nei paraggi di insediamenti in emergenza della capitale, un’altra auto di servizio viene raggiunta da un lancio di pietre che distrugge il parabrezza. A denunciare questi episodi è Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale (SULPL), per voce del segretario ‎Marco Milani, che avverte: “Serve il riconoscimento di forza di polizia, meritiamo strumenti e tutele”.

Milani non usa giri di parole. “Dalle operazioni antidroga, agli sgomberi, ai piantonamenti nelle cosiddette ‘zone rosse’ e agli insediamenti rom: il ruolo della Polizia Locale è completamente cambiato”. In un contesto nel quale chi indossa la divisa è spesso l’ultima linea di difesa di zone messe ai margini, servono protezioni reali e un riconoscimento normativo che non sia solo una promessa da campagna elettorale. “E, soprattutto, serve chiarezza da parte del governo e del Comune di Roma sulla legge che assicuri patrimonialmente e non solo verbalmente gli agenti in prima linea”, concludono al sindacato.

Sassate e spari contro gli agenti nei campi nomadi

Il Comune di Roma, attraverso l’assessore alla Sicurezza e il sindaco, ha dichiarato più volte di “non lasciare zone d’ombra” e di garantire “controllo e legalità”. Ma quando una pattuglia viene presa a sassate o bersagliata da proiettili davanti a un campo rom, quel discorso suona come buone intenzioni, non come vero presidio dello Stato, perché la postazione diventa spesso un bersaglio.

Le operazioni nei campi nomadi, da via di Salone a via dei Gordiani, passando da via Pontina a Castel Romano, registrano da anni fenomeni ripetuti: traffico di rifiuti, immondizia, auto rubate, intrusioni, atti vandali. E spesso avvengono lanci di pietre contro le auto dei vigili, speronamenti, aggressioni. E, in un contesto del genere, gli agenti sollecitano quell’equiparazione alle altre forze dell’ordine che da anni richiedono e che consentirebbe loro di proteggersi.