Insulti tra Calenda e Mastella. Raggi muta e la Capitale paga Conte

Calenda mastella

Calenda, Mastella, Raggi… Protagonisti di una brutta commedia. 

Non vogliono lasciare in pace Roma, continuano i giochi politici sulla pelle della città. In attesa che Virginia Raggi se ne vada, adesso mettono in mezzo pure l’appoggio al governo Conte. È la polemica Calenda-Mastella che ieri ha tenuto banco per un po’, una vicenda abbastanza squallida.

Calenda attacca Mastella. La Raggi sta zitta

In pratica il primo ha fatto sapere che il secondo gli ha telefonato per mendicare sostegno al governo minato da Matteo Renzi. In cambio il Pd potrebbe appoggiarlo a sindaco di Roma.

Ovviamente, la giornata è stata poi costellata dagli insulti via agenzie di stampa di Mastella a Calenda, il che aumenta le certezze sulla veridicità della spiata del leader di Azione.

In tutto questo brilla il silenzio di Virginia Raggi. Quando i Cinquestelle erano i Cinquestelle la sindaca sarebbe insorta e avrebbe strillato contro un mercato ignobile sulla pelle della Capitale. Anche perché né Mastella e soprattutto Calenda hanno alcuna intenzione di sostenerla in campagna elettorale. Però deve tacere, l’inquilina (attuale) del Campidoglio: perché se fiata, Mastella se la prende e addio “responsabili” per il governo Conte. Anche se poi Mastella – in crisi di nervi – fa retromarcia in serata su Conte. Ma il fatto resta ed è grave.

Insomma, non solo la città paga per l’inconsistenza quasi quinquennale di chi l’ha amministrata con i risultati che tutti conoscono tranne i faziosi; ma diventa oggetto di spartizione – vera o millantata – per salvare Palazzo Chigi.

Mercato su Roma per Palazzo Chigi…

Ecco, mercato e silenzi fanno schifo in egual misura. Perché vuol dire che il potere è più importante di Roma. I giochi politici passano sulla testa della Raggi che non può azzardarsi a parlare. Ma quando arriva il voto per il Campidoglio?

Non se ne può più di veder così bistrattata la Capitale, addirittura oggetto di mercimonio partitocratico. Questa città ha bisogno di poteri e risorse per sé e per i cittadini. E non per politicanti privi di scrupoli che la usano per i partiti.

Il centrodestra si sbrighi col candidato giusto per asfaltare questa gente.