Roma, sradicano la cassaforte: la proprietaria lancia l’allarme nella chat e i condomini ‘aspettano’ i ladri strada

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Festa sì, ma non per tutti. Nel giorno dell’Immacolata, a Roma, qualcuno ha pensato di approfittarne. E qualcun altro – gli agenti della Polizia di Stato – ha pensato bene di non lasciargliela passare liscia. Ne è uscita una giornata intensa, quasi una maratona: 11 arresti in poche ore tra abitazionisupermercaticentri commerciali e negozi di quartiere. Una scia di tentativi, colpi a metà e furti sventati che attraversa Roma da Montesacro a Primavalle, passando per il Tiburtino, l’Appio Tuscolano e il centro commerciale Roma Est.

I poliziotti hanno intercettato un gruppo eterogeneo di ladri, tutti originari dell’ex Europa e di età compresa tra i 19 e i 40 anni. Sei di loro, veri e propri topi d’appartamento, sono ora gravemente indiziati di furto e rapina in abitazione. Episodi diversi, stesso copione: appartamenti scelti con cura, azioni rapide, bottino già in mano… ma anche telecamere accese, condòmini svegli e volanti che arrivano in tempi record.

Via Val Melaina: cassaforte divelta e la proprietaria che assiste al furto in diretta

La prima segnalazione arriva da via Val Melaina. Tre uomini avevano appena sradicato una cassaforte dal muro e stavano tornando verso l’uscita con il bottino sottobraccio. A rovinare i loro piani è stata la proprietaria: grazie alle telecamere interne, ha visto la scena in diretta sul cellulare e ha chiamato il 112, avvisando allo stesso tempo i vicini attraverso la chat condominiale. Quando gli agenti sono arrivati, i condomini, già in strada, hanno indicato ai poliziotti la via di fuga dei malviventi. Due di loro sono stati bloccati poco dopo: addosso avevano guantipassamontagna, arnesi da scasso e l’intera refurtiva.

Sempre le telecamere hanno tradito due cittadini georgiani, sorpresi a rovistare in un appartamento in zona Tuscolana. Quando i poliziotti sono entrati, i due hanno reagito con calci e pugni, nel tentativo di scappare. Ne è nata una breve colluttazione, che si è conclusa con l’arresto di entrambi. Addosso avevano contanti e gioielli in oro appena sottratti dall’abitazione.

Il sesto topo d’appartamento, un cittadino bosniaco, è stato fermato in via dei Monti Tiburtini. Aveva puntato una casa al piano terra, ma non aveva fatto i conti con la prontezza della proprietaria. Insospettita dai rumori in giardino, ha chiamato subito la polizia. Le Volanti hanno ripreso l’intera scena e sono riuscite a bloccarlo prima che potesse dileguarsi.

Altri cinque arresti: supermercati, centri commerciali e colpi in negozi

La sequenza di arresti è proseguita con una segnalazione arrivata da Torpignattara. Gli agenti, intervenuti su un allarme attivato in un capannone industriale, hanno trovato un uomo di 42 anni, di nazionalità moldava, nascosto nella cabina di un camion. È stato sorpreso mentre tentava di forzare alcune porte all’interno del capannone. Gli agenti lo hanno bloccato prima che potesse sparire in mezzo al traffico.

Nella periferia est, gli agenti del V Distretto Casilino hanno fermato una donna bulgara che aveva appena tentato di borseggiare una cliente. A scoprirla sono stati la figlia e il marito della vittima: lei, pur di fuggire, ha reagito con calci e spintoni. La fuga è durata poco: gli agenti l’hanno intercettata mentre provava a confondersi tra la folla.

Ad Anagnina gli agenti del Commissariato Torpignattara hanno messo le manette a una cittadina cilena, specializzata nel rimuovere le placche antitaccheggio. La tecnica era sempre la stessa: neutralizzare i dispositivi sui capi, infilare tutto in un borsone ingombrante e oltrepassare le casse. Il personale di vigilanza, però, l’ha notata. Dentro la borsa gli agenti hanno trovato le forbici usate per tagliare le placche, chiaro indizio della metodologia applicata.

Un metodo analogo è stato riscontrato a Primavalle, dove un trentanovenne romeno è stato fermato dopo aver tentato di passare le casse con abiti nascosti nello zaino. La scena è ormai nota: nascondere capi o oggetti nelle pieghe di borse e zaini per non pagare. Anche in questo caso la segnalazione e il controllo in uscita hanno permesso l’arresto.

Chiude la giornata l’attività del Commissariato di P.S. Tuscolano, che ha bloccato un giovane marocchino ritenuto responsabile di rapine in un supermercato di Piazza dei Consoli e ha arrestato un quarantaduenne rumeno che, dopo il rifiuto della titolare di un esercizio commerciale a cedergli gratuitamente delle birre, l’avrebbe minacciata di morte. In entrambi i casi la reazione delle forze dell’ordine ha interrotto l’escalation.