Voglio un sindaco col lanciafiamme. A partire dalla stazione Termini (video)

Lanciafiamme

Voglio un sindaco col lanciafiamme. Sì, altro che De Luca. A Roma serve uno che non abbia paura e che cominci a far pulizia a partire dalla Stazione Termini.

Girando sulla rete, tra i post e i tweet di Matteo Salvini, mi sono imbattuto nel video che immortala il biglietto d’ingresso nella Capitale d’Italia. Ma perché ce li dobbiamo tenere se sono pure violenti?

A Roma ci vuole il lanciafiamme

Accogliamo questa gente con i tappeti rossi e loro vengono ad aggredirci o a minacciare chi lavora in un bar. Li chiamano profughi o clandestini, sono comunque persone che non meritano davvero di essere trattate con i guanti. E alla stazione succede ogni giorno, ad ogni ora.

Ovviamente, non sono immagini che vedremo in televisione, né commentate in qualche talk show. Ma solo in rete, perché i padroni dell’informazione decidono pure che cosa è adatto per noi.

Quando governa un esecutivo che ha deciso di spalancare le frontiere e di bocciare qualunque proposta tesa a rimpatriare i delinquenti che vengono a casa nostra, è ovvio che l’informazione – quella ufficiale, al cloroformio, narcotizzante – non ci mostrerà che cosa accade entrando nella Capitale d’Italia.

L’ordine è fermare gli italiani al ristorante…

Poi, è ovvio chiederci perché non ci sia nessuno a fermare chi delinque in maniera così plateale. Certo che ci vorrebbe il lanciafiamme! Ma le nostre forze dell’ordine hanno preferito sguinzagliarle a caccia di italiani con l’autocertificazione, di ristoranti che devono chiudere alle 18 in punto e di tutto quello che è passato per la testa di Giuseppe Conte e dei suoi scienziati di governo.

Ma Roma è Roma e c’è davvero bisogno di rispettarla finalmente. Perché è inaccettabile dover essere costretti ad aver paura circolando in alcune zone, a partire proprio da Termini.

Ma dobbiamo rifiutare la rassegnazione e prima o poi toccherà proprio ai cittadini poter sceglierà chi li libererà dalla delinquenza d’importazione. Che già quella nostrana è insopportabile di per sé.