Roma, sterpaglie e degrado al Viadotto dei Presidenti: “Accampamenti e bivacchi ovunque”

Viadotto dei Presidenti a Roma nel degrado

Torna sotto i riflettori per l’ennesima volta il Viadotto dei Presidenti a Roma. Una grande arteria di collegamento che congiunge Colle Salario a Talenti passando per il Nuovo Salario e Vigne Nuove. L’erba è ormai cresciuta a dismisura e invade, in alcuni tratti, la corsia di sorpasso. Gli accampamenti e i bivacchi sono ormai dappertutto, nascosti tra la fitta vegetazione o ben visibili come quelli di fronte il Commissariato di Polizia di Stato.

Erba alta e rischio incendi

In passato la nostra Redazione si era occupata del Viadotto dei Presidenti relativamente al degrado e all’erba infestante sfalciata una o due volte l’anno. Ad oggi la situazione permane in uno stato di perenne abbandono. Marciapiedi impercorribili per via delle sterpaglie, curve coperte dalla fitta vegetazione, e una vasta area, l’isola centrale, ormai totalmente fuori controllo dal punto di vista della vegetazione mai sfalciata. L’altro ieri si è verificato il primo incendio sterpaglie in quest’area proprio nell’isolotto centrale. Negli anni precedenti invece, ci sono stati incendi devastanti che hanno compromesso la viabilità e hanno reso necessario l’intervento massiccio di squadre della Protezione Civile e Vigili del Fuoco anche con l’ausilio dell’elicottero. Cosa si aspetta ad intervenire in modo concreto quindi?

Accampamenti e bivacchi

Un altro aspetto importante di quest’area sono gli innumerevoli accampamenti abusivi sia al di sotto del Viadotto dei Presidenti che al di sopra. Di fianco ad essi, in molti casi, si possono notare piccole discariche abusive nelle quali, in passato, si sono verificati incendi anche di modesta intensità. “Ogni giorno sul Viadotto è un continuo via vai di persone, di etnia straniera, con taniche e carrelli, che attraverso pericolosamente la carreggiata per poi sparire tra la fitta vegetazione. Solo la sera, in alcune situazioni, si intravedeva l’accampamento; sapete il perché? C’erano colonne di fumo derivate dalla combustione di materiale plastico“, denuncia Marina che da anni percorre ogni giorno il tratto. I residenti, anche a seguito di innumerevoli segnalazioni e alcuni esposti, attendono da anni ormai la messa in sicurezza della zona.