Roma, stop del questore alle ronde di Forza Nuova: la tensione resta altissima


Contenuti dell'articolo

Roma, il segnale è arrivato chiaro e netto: niente “manifestazione itinerante”, niente ronde nel parco, niente passerelle in un quartiere già sotto pressione. Il Questore di Roma Roberto Massucci ha firmato il divieto contro l’iniziativa annunciata da Forza Nuova per sabato 6 dicembre al Parco Giordano Sangalli, a Tor Pignattara. Un provvedimento che, di fatto, spegne sul nascere un appuntamento lanciato sui social con toni da mobilitazione identitaria — “Difendi Roma”. E che rischiava di trasformarsi in una miccia accesa in mezzo alla città.

La miccia parte dai social di Roma

La vicenda nasce proprio online: locandine, inviti, messaggi e una chiamata alle “ronde” che, almeno nella comunicazione, venivano presentate come risposta a problemi di sicurezza e degrado. Solo dopo diverse ore, però, è arrivata la comunicazione formale alle autorità per “mettere in regola” la manifestazione. Troppo tardi, secondo la Questura: i tempi della formalizzazione sono stati giudicati tardivi e, soprattutto, l’iniziativa si inseriva in un contesto già complicato.

Il rischio scontri e la decisione della Questura di Roma

Il punto, infatti, non era soltanto burocratico. Nel frattempo c’era già un preavviso presentato da una realtà con posizioni ideologiche opposte a quelle di Forza Nuova, con il rischio concreto di trovarsi – nello stesso luogo e nello stesso momento – due gruppi pronti a fronteggiarsi. E quando si parla di cortei, afflussi e deflussi, basta pochissimo perché la tensione diventi scontro: una provocazione, una spinta, un insulto, e il parco si trasforma in un ring. È proprio questo scenario che le forze dell’ordine hanno voluto evitare con un divieto preventivo.

Perché Tor Pignattara è un punto caldo

Tor Pignattara, del resto, non è un quartiere qualunque. È una delle “frontiere” della Roma multiculturale: un pezzo di città vivo, popolare, pieno di famiglie, negozi, comunità diverse e associazioni. Qui ogni iniziativa che richiama simboli, slogan o pratiche da “controllo del territorio” viene letta come una prova di forza — e spesso come una provocazione.

Sabato 6 dicembre resta una data sensibile

Non stupisce che la notizia abbia acceso reazioni immediate: da una parte chi applaude allo stop per evitare tensioni, dall’altra chi grida alla censura e prova a trasformare il divieto in carburante politico. Il risultato è che sabato 6 dicembre resta una data sensibile. La manifestazione di Forza Nuova non si farà in quella forma e in quel luogo, ma il tema che l’ha innescata — sicurezza, paura, convivenza, propaganda — continua a rimbalzare nel dibattito romano.

La posta in gioco: sicurezza o propaganda?

E a Tor Pignattara, ora più che mai, la partita si giocherà su un filo: tra legittima richiesta di tranquillità e tentativi di usare la città come palco per alzare il volume dello scontro.