Roma, storica trattoria fa condannare il Campidoglio sui tavoli esterni: Gualtieri a rischio commissariamento

Roma, la storica trattoria situata su una traversa di via del tritone, foto Google Maps

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Una nota e storica trattoria del centro di Roma ha scritto una pagina destinata a pesare sul futuro del Campidoglio. Il titolare della “Trattoria Tritone” ha vinto difatti una importante battaglia legale (la seconda battaglia, in realtà) contro Roma Capitale, trascinando l’amministrazione di Roberto Gualtieri in un vicolo cieco che potrebbe culminare addirittura con il commissariamento del Campidoglio. Il Tar del Lazio ha infatti condannato senza mezzi termini l’inerzia e l’arbitrarietà degli uffici comunali (secondo i giudici del Tar, ovviamente, ndr), accusati – per l’appunto dal Tribunale – di aver ignorato la precedente sentenza che già aveva bacchettato l’operato dell’amministrazione capitolina a fine 2024. La sentenza porta la data di oggi, 22 settembre 2025.

Roma, una concessione contesa dal 1992 sui tavoli esterni

Il cuore della vicenda è la concessione di suolo pubblico davanti al locale, regolarmente detenuta sin dal 1992 per ospitare tavoli e sedie. Una consuetudine che negli anni è diventata parte integrante della vita del quartiere e della clientela, ma che il Comune avrebbe cercato di mettere in discussione con cavilli e provvedimenti controversi. Nel 2023, infatti, una determinazione capitolina aveva non solo respinto la richiesta di ampliamento del dehors – da 18 a 23 metri quadri – ma addirittura revocato la concessione storica. Una decisione giudicata dal Tar priva di fondamento, viziosa e contraria ai principi di trasparenza amministrativa.

La prima vittoria in tribunale, della trattoria di Roma, di fine 2024

Nell’ottobre 2024 i giudici amministrativi avevano accolto il ricorso della trattoria, cancellando la revoca e stabilendo un principio chiaro: l’amministrazione non può scaricare sul cittadino l’onere di interpretare la propria volontà, costringendolo a presentare progetti “al buio”.

La legge – hanno scritto i magistrati – impone agli uffici di dialogare con il privato, di fornire indicazioni, di costruire un percorso partecipato che concili l’interesse pubblico con quello imprenditoriale. Un richiamo severo al rispetto della buona fede e alla collaborazione tra istituzioni e cittadini.

Il Campidoglio ignora la sentenza: ma la trattoria di Roma non molla

Eppure, nonostante il pronunciamento limpido, Roma Capitale avrebbe fatto orecchie da mercante. Nel maggio 2025 ha rilasciato sì la concessione permanente, ma ha respinto ancora una volta l’ampliamento, rifugiandosi dietro il parere della Sovrintendenza capitolina. Un copia-incolla burocratico, privo di confronto e di trasparenza, secondo i giudici. Una scelta che il Tar ha bollato come elusiva del giudicato, dichiarando nullo il provvedimento. In sostanza, i giudici hanno certificato che il Comune non solo non avrebbe rispettato la sentenza, ma avrebbe tentato di aggirarla con un atto inefficace e vuoto di sostanza.

La condanna e l’ultimatum del Tribunale per il Campidoglio

La nuova sentenza è una vera e propria reprimenda per il Campidoglio. Il Tar ordina a Roma Capitale di adeguarsi entro trenta giorni, quindi entro il prossimo 22 ottobre, aprendo finalmente un procedimento trasparente e partecipato sull’ampliamento del dehors. Se il Comune non lo farà, scatterà il commissariamento: un commissario ad acta prenderà in mano il dossier e graverà direttamente sul bilancio dell’amministrazione. Una ‘minaccia’ che pesa come un macigno sull’operato del sindaco Gualtieri, già criticato per l’inefficienza degli uffici.

Una lezione sulla trasparenza

Il caso della Trattoria Tritone va oltre la singola vicenda commerciale. È un simbolo dello scontro tra cittadini e burocrazia, tra chi chiede regole chiare e chi risponde con silenzi, rimpalli e atti formalmente corretti ma sostanzialmente arbitrari. I giudici hanno parlato chiaro: il Comune deve dialogare, deve garantire partecipazione, deve uscire dalla logica dell’autoreferenzialità che genera solo sfiducia e contenziosi.

Un boomerang politico per il Campidoglio?

Per Gualtieri e la sua giunta, la vicenda rischia di trasformarsi in un boomerang politico. Non si tratta solo della figuraccia davanti ai giudici, ma di un segnale per i tanti esercenti romani che da anni attendono risposte certe sulla regolamentazione dei dehors.

Una trattoria di Roma come Davide contro Golia

La storia della storica trattoria ricorda quella di Davide contro Golia: un piccolo ristoratore che, armato soltanto di perseveranza e di un buon avvocato, riesce a far vacillare l’enorme macchina comunale. La sentenza non è solo un successo personale, ma una vittoria di principio che potrebbe aprire la strada ad altri esercenti decisi a far valere i propri diritti. Roma, ancora una volta, si trova di fronte alla sua eterna contraddizione: la grande bellezza della città contro la paralisi di un’amministrazione lenta, autoreferenziale e refrattaria al cambiamento.

Roma, via del Tritone, foto Google Maps
Roma, via del Tritone, foto Google Maps – www.7colli.it