Roma, strage di finestrini: Centocelle travolta dai vandalismi quotidiani
La scena è sempre la stessa: vetri in frantumi, portiere forzate, oggetti spariti e nessuna risposta concreta. A Centocelle, storico quartiere popolare di Roma, la strage dei finestrini è diventata una routine amara che i residenti vivono ogni giorno, spesso più volte al giorno.
Nelle ultime settimane il fenomeno si è intensificato, trasformandosi in una vera e propria emergenza urbana: decine di auto vandalizzate quotidianamente, con una dinamica quasi identica. Si spacca il finestrino posteriore, si rovista nell’abitacolo e si sparisce nel nulla.
Il tutto avviene nel totale silenzio delle istituzioni e in una sensazione generale di abbandono che i cittadini denunciano da tempo.
Vandalismi seriali ignorati
La problematica, raccontata anche attraverso segnalazioni pubblicate su Welcome to Favelas, non riguarda solo singoli episodi isolati: si tratta di una vera e propria serie di incursioni notturne e diurne, che sta colpendo intere strade, parcheggi, vie secondarie e persino aree molto frequentate.
I cittadini parlano di “situazione drammatica”, “imbarazzante”, “insostenibile”. C’è chi trova la propria auto distrutta al mattino prima del lavoro, chi scopre il danno durante una commissione di pochi minuti, chi non ha più la forza di denunciare perché “tanto non cambia nulla”.
Questo allarme sociale si inserisce in un quadro più ampio: un crescente senso di insicurezza che caratterizza molte zone della Capitale, dove i vandalismi contro le auto stanno diventando una costante. Ma a Centocelle, denunciano in molti, il fenomeno ha raggiunto proporzioni fuori controllo.
Le foto stesse raccontano più di mille parole: un’auto parcheggiata lungo una strada del quartiere, il finestrino laterale distrutto da un punto d’impatto netto, che lascia intravedere pezzi di vetro sparsi sui sedili. Un gesto rapido, brutale e anonimo, come se fosse “normale amministrazione”.
Di normale, però, non c’è proprio nulla.