Roma, stretta anti-abusivismo: maxi sequestro di souvenir religiosi falsi e cibo adulterato e multa da 5mila €

Polizia Locale di Roma in azione

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Roma, via della Conciliazione. Nel cuore pulsante della Cristianità, dove ogni giorno transitano migliaia di pellegrini e turisti diretti a San Pietro, la Polizia Locale di Roma Capitale ha messo a segno un nuovo colpo contro il commercio abusivo. Un’operazione decisa e tempestiva che ha portato al sequestro di oltre un migliaio di articoli venduti senza alcuna autorizzazione, trasformando quella che dovrebbe essere una passeggiata di fede e cultura in un potenziale mercato dell’illegalità.

Gli agenti dell’Unità SPE (Sicurezza Pubblica ed Emergenziale) hanno individuato e bloccato due persone intente a vendere merce di ogni tipo, in un’area di altissimo valore simbolico e turistico, dove la tolleranza verso l’abusivismo rappresenta non solo una violazione delle regole, ma anche un’offesa al decoro della Capitale.

Oltre mille prodotti sequestrati: tra souvenir sacri e cibo non tracciato

Il bilancio del blitz parla chiaro: oltre 1000 articoli sequestrati, tra oggetti sacri, immagini religiose, crocifissi, rosari, bandiere e perfino prodotti alimentari. Merce esposta su improvvisati banchi a cielo aperto, in mezzo ai passanti, senza alcun rispetto delle norme igienico-sanitarie e commerciali.

La vendita di prodotti alimentari privi di tracciabilità rappresenta, in particolare, un rischio concreto per la salute pubblica. E non si tratta di un dettaglio: la mancanza di etichette, di date di scadenza e di informazioni sull’origine dei prodotti può esporre cittadini e turisti a pericoli reali. La tutela della sicurezza alimentare, unita al rispetto delle regole, è infatti uno dei pilastri dell’attività della Polizia Locale, che da mesi intensifica i controlli nelle aree di maggiore afflusso turistico.

Le sanzioni e l’allontanamento: tolleranza zero contro l’illegalità diffusa

Per le due venditrici, entrambe di nazionalità peruviana, sono scattate multe per oltre 5.000 euro ciascuna, oltre al DASPO urbano, il provvedimento di allontanamento immediato previsto dal Regolamento di Polizia Urbana. Si tratta di una misura sempre più applicata in contesti dove il commercio abusivo tende a riproporsi con insistenza, spesso sfruttando il flusso costante di visitatori che anima le vie di Roma.

L’intervento rientra nella più ampia strategia di controllo del territorio portata avanti dal Comando Generale della Polizia Locale, che punta a restituire legalità e decoro alle zone più frequentate della Capitale. Non solo repressione, ma anche prevenzione: la presenza costante delle pattuglie SPE mira a scoraggiare comportamenti irregolari e a proteggere il tessuto commerciale legittimo, spesso penalizzato dalla concorrenza sleale di chi opera fuori dalle regole.

Difendere il decoro della Capitale e tutelare i cittadini

L’operazione in via della Conciliazione si inserisce in un contesto più ampio di interventi quotidiani, con controlli mirati nelle aree a maggiore densità turistica – dal Colosseo a Piazza Navona, fino ai Musei Vaticani. L’obiettivo è duplice: garantire il decoro urbano e tutelare la sicurezza economica e sanitaria dei cittadini.

Il fenomeno dell’abusivismo, lungi dall’essere una semplice infrazione amministrativa, rappresenta una vera e propria distorsione del mercato e un rischio per la sicurezza pubblica. Gli agenti della SPE operano con discrezione ma fermezza, consapevoli che dietro ogni bancarella improvvisata può celarsi una rete organizzata di illegalità diffusa.

Legalità e rispetto delle regole: una battaglia di civiltà

La Polizia Locale di Roma Capitale, con operazioni come questa, riafferma un principio fondamentale: la legalità non è un optional, ma una condizione essenziale per la convivenza civile e per la tutela dell’immagine della città.

Ogni intervento, ogni sequestro, ogni sanzione ha un valore che va oltre la semplice cifra o il numero dei prodotti confiscati. È un segnale di presenza, di attenzione e di impegno verso la collettività. In una città come Roma, dove la bellezza e la spiritualità si intrecciano ogni giorno, difendere il rispetto delle regole significa anche preservare la dignità dei luoghi e di chi li vive.

L’operazione in via della Conciliazione, dunque, non è solo un episodio di cronaca, ma l’ennesimo tassello di una battaglia di civiltà contro l’abusivismo e l’illegalità, condotta nel nome della sicurezza, del decoro e del rispetto di una Capitale che vuole restare all’altezza della sua storia millenaria.