Roma, studente 25enne trovato morto in bagno: mistero sul cellulare scomparso e riconsegnato dopo 24 ore
Lo ha trovato la sua coinquilina, che ha forzato la porta del bagno dopo aver notato che non si apriva. Lorenzo De Tommaso, 25 anni, studente fuori sede di Fisica alla Sapienza, a Roma, era lì, senza vita. C’è un alone di mistero sulla morte del giovane originario di Pulsano (Taranto), avvenuta la mattina del 27 novembre in via Vigevano, nei pressi di piazzale delle Province, nel quartiere Nomentano. Il suo cellulare non c’era, nonostante gli agenti avessero ispezionato ogni stanza. È stato consegnato solo 24 ore dopo, da un amico che in quella casa non avrebbe dovuto entrare.
La tragica scoperta
La giovane coinquilina ha raccontato agli agenti di essere stata in bagno poco prima di Lorenzo, poi di essersi chiusa in camera. Lui entra, ma non ne esce più. I minuti passano, nessun rumore. La ragazza bussa, insiste: ha bisogno di recuperare un oggetto che aveva dimenticato in bagno. Nulla. È a quel punto che, presa dall’ansia, decide di forzare la porta. Dentro, Lorenzo è steso sul pavimento, privo di sensi. I sanitari arrivano dopo la chiamata al 112, ma possono solo constatare il decesso. Sul corpo, al momento, nessun segno di violenza evidente. La risposta potrebbe arrivare dagli esami tossicologici, già disposti dalla Procura.
Ma il punto che più insospettisce gli investigatori riguarda proprio il telefono sparito. Durante il sopralluogo, gli agenti del commissariato Porta Pia non lo trovano da nessuna parte. Poi, il giorno dopo, un amico del ragazzo si presenta con lo smartphone in mano: dice di averlo recuperato lui. Non si sa dove. Non si sa come. E soprattutto: non poteva avere accesso all’appartamento.
Gli inquirenti vogliono capire se qualcuno possa averlo utilizzato, sbloccato, manipolato o cancellato contenuti prima di consegnarlo. È un’ipotesi che, al momento, viene valutata con cautela ma senza escludere nulla.
Pulsano sotto shock: il dolore della sorella e dei compaesani
La morte di Lorenzo ha scosso la sua cittadina di origine, Pulsano, dove la famiglia è molto conosciuta. La sorella Giorgia, vice presidente della Pro Loco, è precipitata a Roma insieme ai genitori appena ricevuta la notizia. Sui social l’intero paese si è stretto attorno a loro, ricordando Lorenzo come un ragazzo brillante e determinato: “La perdita di un fratello così giovane lascia un vuoto profondo e ingiusto. A Lorenzo l’augurio di essere presto luce abbagliante e faro guida per noi”, hanno scritto i suoi colleghi della Pro Loco.