Roma, studentessa con DSA bocciata al liceo, il Tar ribalta la decisione: «Piano inadeguato, promossa»
Una bocciatura trasformata in vittoria. È quello che è accaduto a Roma a una studentessa con DSA di un liceo scientifico romano, esclusa dalla quarta classe per sei insufficienze e poi “riabilitata” dal Tar del Lazio, che ha annullato la decisione della scuola. Secondo i giudici, il Piano Didattico Personalizzato non era stato applicato correttamente, lasciando la ragazza senza gli strumenti necessari per affrontare le materie più complesse.
Il caso della studentessa bocciata
La giovane aveva una diagnosi di disturbo delle abilità aritmetiche associato a difficoltà mnemoniche e linguistiche. Per questo, a dicembre 2023, le era stato predisposto un PDP che prevedeva prove programmate, più tempo per svolgere i compiti, verifiche ridotte e modalità di valutazione personalizzate per Latino, Inglese, Matematica e Fisica.
Misure pensate per darle pari opportunità, ma che – come ha rilevato il Tar – sono rimaste in gran parte lettera morta. Solo in Latino le verifiche erano state parzialmente adattate, mentre nelle altre materie i docenti si erano limitati a ridurre gli esercizi o semplificare i quesiti, senza costruire prove realmente su misura.
La bocciatura e il ricorso
La scuola aveva deciso comunque di non ammetterla alla quarta, nonostante il PDP fosse stato lo strumento che, l’anno precedente, le aveva permesso di raggiungere risultati positivi. I genitori hanno quindi presentato ricorso contro il Ministero dell’Istruzione e del Merito e il liceo, denunciando la violazione dei diritti della figlia.
Il Tar ha accolto il ricorso, sottolineando le “gravi irregolarità” nella gestione del percorso didattico e confermando che la studentessa aveva subito una valutazione iniqua.
La sentenza del Tar
Con la sentenza del 4 settembre 2025, i giudici hanno ribadito che la Legge 170/2010, che tutela gli studenti con disturbi specifici dell’apprendimento, non si può ridurre a un mero taglio quantitativo delle prove. Serve invece una personalizzazione qualitativa, che valorizzi i diversi modi di apprendere e metta realmente lo studente nelle condizioni di esprimere le proprie capacità.
Il Tar ha quindi annullato la bocciatura, confermando quanto già disposto in via cautelare nell’ottobre 2024, quando la ragazza era stata ammessa “con riserva” alla quarta liceo. Nel frattempo, la studentessa ha frequentato regolarmente l’anno e lo ha concluso con la promozione ufficiale arrivata a giugno 202