Roma, stupra la cagnolina della ex per vendetta, ma lei lo filma: “Violenza di 12 minuti”

Roma, stupra la cagnolina della ex per vendetta, ma lei lo filma: “Violenza di 12 minuti”. Un atto di violenza scioccante si è consumato alla periferia est della Capitale, nei pressi di Castelverde. Un uomo di 53 anni, cittadino romeno, ha brutalmente abusato della cagnolina della sua ex compagna per vendetta, dopo che la donna lo aveva denunciato per maltrattamenti. Il drammatico episodio, avvenuto nel dicembre 2022, è stato interamente ripreso dalla donna, che ha consegnato il filmato ai carabinieri, permettendo così l’avvio di un procedimento giudiziario nei confronti dell’aggressore.
Roma, un’escalation di violenza contro la cagnolina della ex
La relazione tra l’uomo e la sua ex compagna era già segnata da episodi di violenza domestica. Il 53enne, noto per atteggiamenti aggressivi e molesti, era già stato denunciato per maltrattamenti in famiglia. Nonostante le misure legali, l’uomo ha continuato a perseguitare la donna, arrivando a compiere un gesto di inimmaginabile crudeltà: abusare della cagnolina di famiglia, una meticcia nera di taglia media. Questo atto atroce sarebbe stato perpetrato più volte, fino a quando la donna è riuscita a raccogliere prove definitive.

Il video di 12 minuti dello stupro a Roma, poi la denuncia
Determinata a fermare l’escalation di brutalità, la donna ha ripreso di nascosto la violenza con il cellulare. Il video, della durata di 12 minuti, è diventato la prova chiave per incastrare l’uomo. Dopo aver raccolto il coraggio necessario, la vittima si è recata dai carabinieri, denunciando l’ex compagno e consegnando il filmato. Grazie a queste prove, le autorità hanno avviato un’indagine e ora il 53enne è sotto processo per maltrattamento di animali.
Il processo e le conseguenze legali per il 53enne
Durante l’interrogatorio, l’imputato si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il tribunale di Roma ha fissato l’inizio del processo per il 19 marzo. Le accuse nei suoi confronti riguardano il reato di maltrattamento di animali, con la contestazione di aver sottoposto la cagnolina a gravi sofferenze fisiche e psicologiche. La legge italiana prevede per questo reato una pena che va da tre a diciotto mesi di reclusione o una multa tra i 5.000 e i 30.000 euro. Tuttavia, anche in caso di condanna, l’uomo potrebbe evitare il carcere.
La sorte della cagnolina, in un canile di Roma
Dopo il sequestro dell’animale, la cagnolina è stata affidata a un canile comunale, in attesa di una nuova sistemazione che possa garantirle un futuro sereno e lontano dalle atrocità subite. Le associazioni per la tutela degli animali hanno espresso indignazione per l’accaduto e chiedono pene più severe per chi si macchia di crimini contro gli animali.
Un caso che scuote l’opinione pubblica
L’episodio ha sollevato un’ondata di indignazione, riaccendendo il dibattito sulla necessità di pene più dure per chi maltratta gli animali. La vicenda, oltre a denunciare la crudeltà dell’imputato, evidenzia anche la difficoltà per molte donne vittime di violenza domestica di liberarsi definitivamente dai propri persecutori. Le autorità invitano chiunque subisca o assista a episodi di maltrattamento, su persone o animali, a denunciare immediatamente, per fermare la spirale di violenza prima che sia troppo tardi.