Roma, sul davanzale dell’hotel pronto a lanciarsi: salvato in extremis dai Carabinieri

Ha chiamato il 112 nel cuore della notte e ha detto chiaramente che voleva togliersi la vita. È successo intorno alle 2 del mattino, in un hotel vicino via Milazzo, a Roma. Dall’altro capo del telefono, l’operatore della Centrale Operativa dei Carabinieri del Gruppo di Roma ha capito subito che il rischio era concreto. L’uomo era da solo, confuso, e parlava con tono disperato. Ma non ha chiuso la chiamata. E quella scelta gli ha probabilmente salvato la vita.
Tentato suicidio in hotel
Mentre l’uomo continuava a parlare, i Carabinieri della stazione Roma Macao sono partiti a sirene spente verso l’albergo. Appena arrivati, hanno individuato la stanza indicata e sono entrati con il passe-partout, senza perdere tempo. Dentro, il 36enne — originario della provincia di Lecce — era già seduto a cavalcioni sulla finestra, con le gambe penzolanti nel vuoto. Al telefono, ancora collegato con l’operatore, raccontava il suo dolore.

Uno dei militari si è avvicinato con cautela e, senza pensarci due volte, lo ha afferrato per un braccio, portandolo in salvo prima che potesse lasciarsi cadere. Un attimo dopo, e sarebbe stata una tragedia.
Ricoverato in codice rosso psichiatrico al Policlinico Umberto I
Secondo quanto emerso, l’uomo avrebbe assunto dei farmaci, anche se la quantità e la natura non sono ancora chiare. Dopo essere stato messo in sicurezza, è stato affidato al personale sanitario del 118 e trasportato in codice rosso psichiatrico al Policlinico Umberto I. Ora è sotto osservazione medica.
I motivi del gesto restano per ora sconosciuti, ma la dinamica racconta molto: una chiamata fatta per disperazione, ma anche per chiedere aiuto. E un intervento rapido, coordinato, che ha fatto la differenza tra la vita e la morte.