Roma, temperature calde, i medici dell’ambiente: “Rischio zanzare fino a Natale”
Il caldo anomalo di questo autunno sta creando conseguenze inattese in molte città italiane. A Roma e in altre aree del Paese, i cittadini segnalano ancora la presenza insistente delle zanzare, un fenomeno che normalmente si esaurisce tra settembre e ottobre. Stavolta, però, le alte temperature persistenti hanno prolungato la stagione degli insetti, con il rischio – non solo teorico – che possano continuare a volare anche sotto l’albero di Natale. A lanciare l’allarme è la Società italiana di medicina ambientale (Sima), che mette in guardia dai rischi sanitari legati a questa situazione senza precedenti.
Il monito degli esperti: “Cicli vitali alterati dal caldo”
«L’innalzamento delle temperature medie stagionali ha creato le condizioni favorevoli per una alterazione dei cicli di vita e di riproduzione di alcuni insetti», spiega Alessandro Miani, presidente della Sima. In parole semplici, il caldo autunnale consente alle uova di zanzara di sopravvivere e agli esemplari adulti di continuare a riprodursi, invece di morire con l’arrivo del freddo. È un fenomeno che riguarda sia le specie più resistenti, come la zanzara giapponese (Aedes japonicus japonicus) e quella coreana (Aedes koreicus), diffuse soprattutto nel Nord Italia, sia le più comuni, come la zanzara tigre e la zanzara comune.
Sessanta specie presenti in Italia
Il nostro Paese ospita circa 60 specie diverse di zanzare, contro le oltre 3.000 censite nel mondo. Questa biodiversità, sottolinea la Sima, aumenta la complessità della gestione del problema: non tutte le specie reagiscono allo stesso modo ai cambiamenti climatici, e alcune si adattano più facilmente ai nuovi scenari. «Il caldo – spiega ancora Miani – consente alle uova di sopravvivere grazie a un autunno più mite, e agli animali adulti di rimanere in vita, riprodursi e moltiplicarsi». Di conseguenza, i cittadini possono trovarsi a fare i conti con sciami di insetti anche in periodi in cui normalmente il rischio è nullo.
Un rischio non solo fastidioso
Dietro la semplice puntura di zanzara si nasconde un potenziale pericolo sanitario. Gli esperti ricordano che questi insetti sono vettori di malattie gravi come la Dengue, la Chikungunya e la febbre gialla. «In assenza di un repentino e sensibile calo delle temperature, in alcune aree del Paese le zanzare potrebbero continuare a imperversare anche fino a Natale», prevede Miani. Un avvertimento che deve far riflettere: più a lungo questi insetti rimangono attivi, maggiore è il rischio di trasmissione di virus attraverso la puntura, specialmente in un contesto di viaggi e scambi internazionali.
Cosa possono fare i cittadini
La prevenzione resta la prima arma per contenere la proliferazione. Gli esperti consigliano di eliminare ogni ristagno d’acqua, anche minimo, da sottovasi, secchi o pozzetti. L’acqua stagnante è infatti il principale habitat di deposizione delle uova. In ambito condominiale e pubblico è essenziale una manutenzione costante delle caditoie e delle reti fognarie. Anche l’uso di zanzariere e repellenti approvati contribuisce a ridurre il rischio di punture, soprattutto nelle ore serali.
Il ruolo delle amministrazioni locali
La Sima richiama anche le istituzioni locali a una maggiore responsabilità nella pianificazione delle disinfestazioni. Servono interventi coordinati e regolari, non azioni sporadiche e tardive. La sorveglianza entomologica, le campagne informative e la collaborazione tra enti sanitari e Comuni possono ridurre drasticamente la presenza degli insetti. «È fondamentale un approccio integrato, sanitario e ambientale – evidenzia Miani – per evitare che la situazione sfugga di mano nei prossimi anni».
Riconoscere i sintomi e agire subito
Un altro aspetto fondamentale è la consapevolezza dei cittadini. Se dopo una puntura compaiono febbre, dolori articolari, spossatezza o arrossamenti anomali, è importante rivolgersi tempestivamente al medico. La segnalazione precoce permette alle autorità sanitarie di individuare eventuali focolai e di intervenire in modo rapido. Le zanzare non rappresentano soltanto un disagio estivo, ma un potenziale veicolo di infezioni che possono diffondersi in modo silenzioso.
Un autunno-inverno da affrontare con prudenza
Il messaggio degli esperti è chiaro: non bisogna cedere all’allarmismo, ma rafforzare la prevenzione. In un autunno che sembra più un’estate prolungata, le zanzare restano un indicatore evidente di un clima che cambia. Se non interverranno cali termici significativi, la loro presenza potrebbe accompagnarci fino alle feste. «Un fenomeno che comporta non solo disagi per i cittadini, ma anche rischi sanitari concreti», ribadisce Miani.
E mentre le luci natalizie cominciano ad accendersi, è probabile che in molte case italiane si debba ancora convivere con il fastidioso ronzio di un insetto che, sempre più spesso, non conosce più stagioni.