Roma, tesserini e distintivi: è caccia alla banda dei falsi Carabinieri. Ecco come agiscono

Il kit dei falsi carabinieri
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I carabinieri, quelli veri, della Capitale sono alle prese con una banda di rapinatori che si fingono appartenenti all’Arma e, mostrando perfino finti tesserini di riconoscimento e placche con la fiamma dorata in rilievo, deruba le persone.

Diversi colpi

Sono diversi ormai i colpi e in alcuni casi, come nell’ultimo, riescono a introdursi perfino nelle case dei malcapitati, arrivando a rubare fino a novemila euro.

L’ultima rapina sulla Casilina

L’ultima rapina della banda dei finti carabinieri risale al 16 maggio. Intorno alle 21,30 tra uomini in borghese, con distintivi simili a quelli dell’Arma, hanno fermato sulla via Casilina una donna di 49 anni, di origini del Bangladesh, che rientrava a casa con la figlia. Con la scusa di dover fare un controllo, si sono farti portare all’interno dell’abitazione e lì l’hanno rapinata.

La vittima

Una volta dentro casa, i finti carabinieri hanno infatti minacciato la donna e sua figlia e si sono fatti consegnare oltre novemila euro che aveva in contanti. La vittima, infatti, è una commerciante che ha il suo negozio non lontano dall’abitazione e quindi è possibile che sia stata pedinata a lungo prima di effettuare il colpo.

Caccia alla banda

Non sarebbe, però, il primo colpo che viene effettuato nella Capitale con queste modalità. I (veri) militari della compagnia di Porta Maggiore avrebbero infatti fattore tutti i rilievi all’interno dell’abitazione per rintracciare l’identità dei rapinatori, che avrebbero già colpito con queste modalità in altre zone di Roma.

Come agiscono

Non solo: potrebbero anche fingersi poliziotti, oltre che carabinieri. Soltanto lo scorso gennaio, infatti, in zona Laurentina due uomini in borghese si sono qualificati come agenti della questura e, mostrando il tesserino, si sono fatti aprire la porta di casa da un settantenne. Poi lo hanno legato e imbavagliato al letto per rubargli tutti i risparmi e fuggire in tranquillità.