Roma, Torpignattara: dopo nove chiusure, la storia del Kokus Bar sembra ripetersi

Dopo appena due settimane dalla chiusura ordinata dal questore Roberto Massucci, il Kokus Bar di via Casilina, a Torpignattara, avrebbe riaperto i battenti grazie alla costituzione di una nuova società.
Sul profilo Facebook della discoteca, lo scorso 6 agosto 2025, sarebbe comparso l’annuncio della riapertura, accompagnato da un avviso rivolto al pubblico: “Attenzione, vi ricordiamo questo weekend super rigida selezione all’ingresso”. La pagina Instagram Welcome to Favelas ha anche postato un video della presunta festa, che avrebbe segnato il ritorno in attività del locale dopo appena due settimane di stop.

Dal 2018, il Kokus Bar avrebbe subito nove chiusure disposte dalla questura per motivi legati all’ordine pubblico. Eppure, ogni volta, i gestori riuscirebbero a far ripartire l’attività.
Risse, coltelli e bottiglie rotte
L’ultima maxi rissa si sarebbe scatenata all’alba del 21 luglio, al termine di un afterparty di musica colombiana. Testimoni avrebbero raccontato di decine di giovani sudamericani che si affrontavano in strada con coltelli e bottiglie, lanciandosi pietre e gridando a squarciagola. I residenti, spaventati e svegliati dal trambusto, avrebbero allertato la polizia.
Pochi mesi prima, a maggio, si sarebbe verificato un episodio simile: circa venti persone si sarebbero affrontate con bastoni e coltelli. Durante lo scontro, uno degli uomini avrebbe tentato di investire i rivali con la propria auto, salendo persino sul marciapiede. Nonostante la targa fosse ben visibile nei video girati dai residenti, il conducente non sarebbe mai stato identificato.
Molti frequentatori coinvolti in episodi di violenza sarebbero riusciti a evitare conseguenze giudiziarie. Così, nonostante le ripetute chiusure, il Kokus Bar continuerebbe a riaprire, alimentando un ciclo di scontri e tensioni che sembrerebbe non avere fine.