Roma, tre anni dal crollo del Globe Theatre: il sogno di Gigi Proietti nato in 3 mesi ora marcisce a Villa Borghese

Roma, Globe Theatre Gigi Proietti Silvano Toti

Tre anni fa una scala del Globe Theatre crollò durante una matinée scolastica, ferendo dodici ragazzi. Era il 22 settembre 2022. Da allora, nel cuore di Villa Borghese, il teatro che Gigi Proietti aveva regalato a Roma è rimasto chiuso, imprigionato da carte bollate e burocrazia.

Un paradosso che fa ancora più rumore se si pensa che quella struttura, gioiello interamente in legno, fu costruita in appena tre mesi e inaugurata il 21 settembre 2003. E oggi, dopo tre anni dal crollo, il luogo che per vent’anni ha fatto rivivere Shakespeare sotto le stelle cade a pezzi, nell’indifferenza delle istituzioni.

Tre anni di silenzi, petizioni e promesse

All’indomani del crollo la città si mobilitò: nel 2023 una petizione raccolse 30mila firme in dieci giorni, mentre attori come Carlo Verdone e Alessandro Gassmann alzarono la voce per chiedere che il Globe fosse salvato. Per non perdere la stagione teatrale, il Comune costruì in fretta un palco provvisorio da 860 posti, costato 300mila euro, a poca distanza dall’originale. Una toppa costosa, non una soluzione.

Nel frattempo la gestione passava da Zètema al Teatro di Roma, ma la situazione restava immobile. I progetti di un partenariato pubblico-privato non arrivarono mai in Aula, e il sogno di Proietti restava sospeso tra faldoni e promesse.

I periti: “La ristrutturazione è possibile, ma serve dissequestro”

La svolta è arrivata solo a marzo di quest’anno: i tecnici della Fondazione Silvano Toti hanno ispezionato la struttura e dato un verdetto chiaro. Il Globe può essere ristrutturato. Ma il teatro resta sotto sequestro giudiziario, in attesa che il Comune presenti l’istanza necessaria. L’assessore alla Cultura assicura che l’istruttoria si chiuderà a gennaio, e che il dissequestro arriverà subito dopo. Parole che, a oggi, pesano come le tante promesse rimaste lettera morta.

In tribunale il processo per crollo colposo

Sul fronte giudiziario la vicenda non è chiusa: il responsabile della gestione dell’epoca, Gianluca Sole, è accusato di crollo colposo. L’udienza preliminare è fissata al 14 gennaio 2026. Undici feriti sono già stati risarciti, resta un solo procedimento ancora aperto. Se si chiuderà, il processo potrebbe non celebrarsi mai.

Intanto, nel cuore verde della capitale, il Globe Theatre cade in rovina. Costruito in pochi mesi nel 2003, è fermo da tre anni. Un paradosso che racconta meglio di qualsiasi discorso la fragilità della cultura italiana quando incontra la macchina burocratica. E Roma, che di quella scena avrebbe bisogno, continua a guardare un palco vuoto che si sgretola giorno dopo giorno.