Roma, ricercato dal 2022 per una truffa da 4 milioni: arrestato cittadino russo

Roma, truffa da 4 milioni

Si era rifugiato in un hotel del centro storico di Roma, ma non immaginava che proprio quel soggiorno gli sarebbe costato caro. Un trentasettenne russo, ricercato dal 2022 per una truffa da 4 milioni di euro, è stato arrestato dalla Polizia di Stato e trasferito al carcere di Regina Coeli. La sua fuga, durata oltre un anno, si è conclusa con un’operazione lampo degli agenti del I Distretto Trevi Campo-Marzio, che lo hanno individuato grazie a un sistema di allerta automatico attivo nelle strutture ricettive.

Una truffa da 4 milioni

Il colpo milionario risale al periodo compreso tra maggio 2018 e dicembre 2021, quando l’uomo, in qualità di vice amministratore delegato di una società, aveva orchestrato un’operazione fraudolenta ai danni di una società di leasing in Russia. Il piano? Firmare un contratto per acquistare veicoli della società di leasing, con l’obbligo di restituire i fondi derivanti dalla loro vendita come garanzia del debito contratto. Peccato che quei soldi non siano mai arrivati alla società di leasing: l’uomo avrebbe dirottato l’intero importo, ben 4 milioni di euro, per spese personali.

La truffa è stata scoperta e, il 9 novembre 2022, le autorità russe hanno emesso un mandato di arresto internazionale per il trentasettenne. L’accusa è quella di frode aggravata.

Preso grazie a un alert in hotel

A mettere fine alla sua latitanza è stato un semplice alert “alloggiati”. Si tratta di un sistema utilizzato in Italia per segnalare alle autorità la presenza di ospiti registrati negli hotel. Il nome del russo è comparso tra quelli comunicati da una struttura nel centro storico di Roma, facendo scattare immediatamente l’intervento degli agenti.

Sebbene l’uomo non fosse più in hotel al momento del controllo, gli investigatori lo hanno rintracciato incrociando i dati a disposizione. Una volta identificato, è stato portato presso il Commissariato per accertamenti. Con l’aiuto della Divisione SI.RE.NE., gli è stato notificato il mandato di arresto internazionale.

Fine della fuga: ora lo attendono 10 anni di carcere

Confermato il suo coinvolgimento, il trentasettenne è stato trasferito a Regina Coeli, dove dovrà attendere la decisione della Corte d’Appello di Roma in merito alla sua estradizione. Nel frattempo, l’uomo dovrà scontare una pena detentiva di 10 anni, ponendo fine alla sua carriera da truffatore internazionale.