Roma, turista 14enne muore dopo aver mangiato dolce al ristorante: indagati produttori, importatori e ristoratori

Baklava con noci

Era venuta a Roma con la sua famiglia per una vacanza, ma quel viaggio si è trasformato in un incubo. Una ragazza di 14 anni, turista inglese, è morta dopo aver mangiato un dolce che avrebbe dovuto contenere solo noci, ma che invece nascondeva tracce di arachidi, l’allergene che per lei è stato fatale. Dietro a quella morte improvvisa, avvenuta il 24 ottobre 2024, c’è, secondo la Procura di Roma, una catena di omissioni e negligenze lunga e sconcertante. Dai produttori stranieri del dessert ai distributori, fino ai ristoratori che lo hanno servito ai clienti, fidandosi di un’etichetta incompleta.

Il dolce incriminato, la ‘Baklava con noci’

Quel dolce, la ‘Baklava con noci’, un dessert di produzione turca, riportava sull’etichetta la presenza di noci, ma non delle arachidi. Ma, come hanno rivelato le analisi successive, il prodotto le conteneva in quantità tali da scatenare una reazione anafilattica devastante. Nessuno, lungo la filiera, avrebbe verificato la reale composizione di quel dolce, nonostante provenisse da un Paese extra UE, dove non è obbligatorio specificare gli allergeni. Per questo adesso il sostituto procuratore Mario Dovinola, coordinato dal procuratore aggiunto Giovanni Conzo, ha chiuso le indagini e ha iscritto nel registro degli indagati cinque persone tra produttori, importatori, distributori e ristoratori. L’accusa è omicidio colposo.

Il malore subito dopo aver mangiato il dolce

La ragazza aveva cenato in una pizzeria-kebab della zona Gianicolense, assaggiando anche il dolce incriminato. Dopo pochi minuti ha iniziato a sentirsi male. Tornata in albergo con i genitori, le sue condizioni sono peggiorate rapidamente. Difficoltà respiratorie, collasso, panico. Il 118 è arrivato in pochi minuti, ma la 14enne era già in condizioni disperate. È morta poco dopo il suo arrivo al San Camillo, nonostante i tentativi dei medici di rianimarla. Anche il padre, sconvolto, ha accusato un malore.

Secondo quanto riferito ai magistrati, i genitori avevano avvertito il locale dell’allergia della figlia prima di ordinare. Nessuno, però, poteva immaginare che dentro quel dolce si nascondesse ciò che l’avrebbe uccisa.